Quindi mi aspetto che - da morto, ché prima mi sa è difficile - dio, o chi per lui, mi riceva davanti a un banchino, una sorta di postazione, e che, con non so quale artefizio mediatico, mi faccia rivedere/riascoltare e mi spieghi i passaggi della mia esistenza che mi ero appuntato.
Faccio un esempio, quel fiorellino sotto la tazza della colazione alla Pensione Miraggio di Rimini... chi ce l'ha messo? Non lo saprò in questa vita, ma dopo ci conto.
E quel cellulare, prima della cresima di figlio uno, ma chi l'aveva poi rubato?
E quella volta in campeggio, chi mi scambiò il sale con lo zucchero, o fu davvero solo colpa mia?
E con queste, altre mille curiosità irrisolte, ma proprio anche piccole e dimenticabili in vita, altrimenti a cosa servirebbero i pin mentali che metto?
Quando mi capita, basta un pensiero e dio, o chi per lui sta al banco dei pin, già sa quello che deve fare.
Anche dolcemetà c'ha una bella curiosità da soddisfare, ma siccome lei non l'ha aperto il canale preferenziale del pin, me la sono appuntata io per lei, lei che vorrebbe avere tutte le foto in cui è entrata per caso.
Dai, capo, ce la possiamo fare.