Sono oltre 38.000 le firme raccolte dalla LAV contro gli allevamenti degli animali da pelliccia. Un risultato incoraggiante, che precede l'inizio di una nuova pacifica forma di protesta contro alcune grandi aziende, responsabili di utilizzare pellicce di animali nella realizzazione dei loro prodotti. Si parla, nello specifico, di:
• Fix Design
• Piazza Italia
• Geox, Replay
• Max Mara Fashion Group (proprietaria dei marchi Max Mara, Max&Co., Maxsport, Marina Rinaldi, Marella, Pennyblack, Newpenny, Persona, Iblues).
La protesta della LAV inizia oggi, giovedì 5 gennaio, e proseguirà per tutto il periodo dei saldi. Per aderire, sarà sufficiente inviare alle ditte elencate qui sopra l'appello che verrà pubblicato sul sito www.nonlosapevo.com e astenersi dall'acquisto di capi con inserti in pelliccia.
Inoltre, per aiutare i consumatori negli acquisti, il sito www.nonlosapevo.com pubblica la lista completa delle aziende d'abbigliamento fur-free: queste aziende si sono impegnate a non produrre più articoli contenenti pellicce di animali e hanno aderito al Fur-free Program.
Fur-free program e Fur-free alliance: che cosa sono?
Il Fur-free program si sviluppa all'interno della Fur-free alliance, una coalizione che comprende più di 40 associazioni no-profit per la tutela dei diritti degli animali e che in Italia è rappresentata dalla LAV. Attraverso questo programma (che prevede l'adesione, da parte delle aziende, a uno Standard internazionale - simile a quello già esistente per i cosmetici), ci si propone di realizzare una lista quanto più completa possibile delle aziende fur-free e di fornire ai consumatori informazioni esaurienti sul prodotto che stanno acquistando, in modo da permettere loro di reperire con facilità capi d'abbigliamento senza inserti in pelliccia.
Le aziende che hanno aderito allo Standard internazionale sono contrassegnata dalla "volpina" della marchio riportato all'inizio di questo articolo.