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“La vita segreta e la strana morte della signorina Milne” di Andrew Nicoll: un intrigante giallo nelle verde Scozia

Creato il 17 marzo 2016 da Alessiamocci

“E come potevo biasimarlo, visto che quando si spalancò la porta Coullie venne fuori seguito dal tipico tanfo di cadavere, quel dolciastro, sulfureo e ardente puzzo di gallina morta che proviene sempre e soltanto dalla carne insepolta. Presi un profondo respiro, spinsi la porta di lato e attraversai il piccolo ingresso verso la porta interna. Scostai anche quella, con delicatezza, spingendone il centro con il gomito in modo da non rovinare eventuali impronte digitali che Coullie non avesse già distrutto nella sua fuga precipitosa.”

Siamo a Broughty Ferry, cittadina sulla costa sud-orientale della Scozia a pochi chilometri dalla più nota Dundee. È il 1912, pochi mesi prima la terribile notizia della collisione del Titanic con un iceberg. Verso la fine di quell’anno anche la tranquilla vita di Broughty Ferry viene sconvolta dal brutale assassinio della signorina Jean Milne, zitella facoltosa che ama viaggiare in cerca di esperienze con giovani uomini.

Un vizietto che pare le sia costato caro, epilogo di un’esistenza la cui fine apre complicate indagini che portano alla richiesta di collaborazione da parte dell’ispettore Trench di Glasgow, diventato famoso per aver risolto un altro recente caso simile con le più avanzate tecniche investigative del tempo. Ad affiancarlo il sergente Frazer della polizia di Broughty Ferry e il commissario capo signor Sempill. Riusciranno insieme a risolvere il mistero dell’efferato omicidio? Per riuscirci gireranno mezza Europa ma nulla è come sembra e il pericolo di mandare alla forca chi nulla c’entra con tutto ciò diverrà terribilmente vicino.

“La vita segreta e la strana morte della signorina Milne” (Sonzogno 2016), secondo romanzo (dopo il grande successo internazionale con “Non sarà mai inverno”, Sonzogno 2012) dello scozzese giornalista Andrew Nicoll, è tratto da un reale fatto di cronaca avvenuto proprio a Broughty Ferry, luogo di nascita e vita dell’autore. Una storia ascoltata da piccolo e il cui ricordo gli rimase talmente impresso da utilizzarlo nella trama del suo nuovo romanzo.

Un episodio piuttosto macabro, un ritrovamento impressionante per via dell’efferatezza adoperata, resa però meno pesante dalla caratterizzazione dei personaggi intrisi di quell’umorismo britannico che fa sorridere e in parte riflettere.

Un romanzo scorrevole con un mistero che il lettore attento e incuriosito può tentare di svelare pagina dopo pagina. Un viaggio per il Regno Unito, dal nord al sud fino a Londra, attraversando poi la Manica per giungere nelle Fiandre.

Descrizioni dettagliate di quella Scozia ben nota a Nicoll e a tratti poetiche fungono da cornice per le investigazioni dei protagonisti e ci portano indietro nel tempo rievocando usanze e notizie dell’epoca. Un giallo in piena regola con un finale a sorpresa che riporta indietro tra le pagine dando finalmente un significato a tanti piccoli indizi disseminati un po’ ovunque.

Coinvolgente, intrigante, divertente: Andrew Nicoll non ha nulla da invidiare alla Agatha Christie più brillante. Non ci resta ora che attendere la traduzione di uno dei suoi libri ancora inediti in Italia.

Written by Rebecca Mais


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