Non mi ero mai avvicinato alla Vitovska, anche se mi incuriosiva tantissimo perchè a cominciare dal nome che ricorda queste terre di confine, l’autenticità di questo vitigno che è unico e si trova solamente in queste terre difficili da sempre abituate a convivere insieme alla bora. Ero stato a Trieste alcuni anni fa, ma sinceramente ero concentrato sul caffè ed ho lasciato da parte i magnifici vitigni che questo lembo di terra ci regala. Ultimamente grazie ad un produttore del Carso ci siamo ritrovati a parlare di Vitovska e Terrano e poi a degustare…..
La Vitovska è un vitigno a bacca bianca, da sempre coltivato in provincia di Trieste, specialmente nei comuni di Sgonico e di Duino-Aurisina, per scendere poi lungo la fascia costiera fino ad arrivare in Istria. Il nome del vitigno è sicuramente d’origine slovena, dove talvolta veniva chiamato anche Vitovska Garganija. Non tragga in inganno il secondo nome, in quanto il grappolo, per forma e per dimensione degli acini, nulla ha a che fare con la veneta garganega. Taluno sostiene che l’origine potrebbe essere la zona del Vipacco denominata Vitovlie, ma tutta la zona carsica è stata ed è tuttora interessata a questo vitigno. Un tempo vinificato con altre uve nere, ora il vino viene prodotto in purezza.
In purezza infatti riesce a dimostrare tutta la sua delicatezza e finezza come vino, con il suo naturale legame con il territorio carsico che si riflette al palato con la sua straordinaria acidità minerale. E’ fine, discreta nell’esibire i suoi profumi di fruttati e floreali sempre sottolineati da un’eccellente sapidità. Spesso in Francia mi chiedono quale sia il vino ideale da accompagnare al Sushi, che in Francia ormai lo si trova dapertutto, ed io ho sempre pensato al Koshu, vitigno a bacca bianca giapponese che ricorda questa uva carsica, ma la vitovska mi ha fatto cambiare idea!!!
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