A una danzatrice negradi Ndjock Ngana
Negra mia calda voce d'Africa
Terra d'enigma e frutto di ragione Danza per la nuda gioia del tuo sorriso
Per l’offerta del tuo seno e di segrete virtù
Danza per l’aurea leggenda di notti nuziali
Per i tempi nuovi e i secolari ritmi
Negra infinito trionfo di sogni e di stelle
Amante docile alla stretta dei Kora
Danza per la vertigine
Per la magia delle reni che il mondo ricominciano
Danza sei
E intorno a me bruciano i miti
Intorno a me le parrucche del sapere
In gran fuochi di gioia nel cielo dei tuoi passi
Danza sei
E i falsi addii ardono nella tua fiamma verticale
Sei il viso dell’iniziato
Che sacrifica la follia ai piedi dell’albero-guardiano
Idea del Tutto sei e voce dell’Antico.
All’assalto delle chimere gravemente protesa
Sei il Verbo che esplode
In razzi miracolosi sulle rive dell’oblio.
Spesso l'ispirazione al cambiamento e al contatto con le emozioni viene catalizzato dalla bellezza delle parole, dal ritmo del suono della lingua che evoca associazioni di immagini, che imita il suono della natura, che si addentra negli stati interiori e più bui dell'animo umano. La bellezza dei versi di una poesia aiuta ad accedere ai propri vissuti, che spesso sono espressi attraverso metafore, immagini, suoni, che l'arte di autori come Ndjock Ngana sanno integrare e renderci.Ndjock Ngana, scrittore e mediatore culturale è nato in Camerun nel 1952 e nel 1973 attraverso questa poesia di estrema bellezza ci accompagna a toccare con mano emozioni profonde, di terre lontane, di terre abbandonate, dove il dolore, l'essenziale, il valorizzare quello che si ha è il vero tesoro, la vera ricchezza.