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“La voce del destino” di Marco Buticchi: un viaggio tra gli episodi più oscuri del XX secolo

Creato il 14 dicembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Una straordinaria protagonista femminile. Un’avventura coinvolgente, emozionante, maestosa.
“La voce del destino” di Marco Buticchi: un viaggio tra gli episodi più oscuri del XX secoloTitolo: La voce del destino Autore: Marco Buticchi Editore: Longanesi
data pubblicazione: 29 Settembre 2011
pagine: 666
prezzo: € 19,90
Trama: Oggi è un’anziana clochard costretta a vivere per le strade di Parigi, ma il suo passato le ha regalato fama e successo. Qualcuno la vuole morta, ed è solo l’intervento di Oswald Breil e Sara Terracini a salvare la vita di Luce de Bartolo. Ma qual è il segreto che custodisce, così potente da sconvolgere l’ordine mondiale? Chi è davvero quella donna? La sua storia inizia nell’Argentina fra le due guerre e racconta un’amicizia straordinaria, quella fra Luce e una tra le donne più ammirate di tutti i tempi: Eva Duarte. Mentre Luce diventa il soprano più famoso al mondo, Eva sposa il colonnello Juan Domingo Perón: nasce così il mito intramontabile di Evita. Le due amiche incontrano grandi soddisfazioni, ma anche tragedie e violenze che sembrano sgorgare dalla fonte stessa del male: il nazismo. Un’ideologia che trova la sua forza simbolica in un oggetto dal potere immenso: la leggendaria lancia di Longino, la cui punta trafisse il costato di Cristo. Il Reich sopravvive alla sconfitta, ed è proprio in Argentina che il male nazista intreccia le proprie trame oscure di rinascita con l’ascesa di Perón, per poi estendere i propri tentacoli sino a raggiungere le stanze più inviolabili: quelle delle alte sfere del Vaticano e della finanza più spregiudicata. E il male nazista oggi è pronto a risollevare la testa. Perché si scateni, manca soltanto una chiave: quella in possesso di una donna sopravvissuta con coraggio e determinazione a tutto ciò che il destino le ha riservato.
RECENSIONE

“La voce del destino” di Marco Buticchi: un viaggio tra gli episodi più oscuri del XX secolo

La lancia di Longino. Vienna, museo Hofburgh

Un altro epico romanzo d’avventura per Marco Buticchi, che questa volta rinuncia alla consueta suddivisione in periodi storici, ciascuno affidato ad un diverso protagonista, per narrarci le vicende in ordine strettamente cronologico, a parte qualche raro tuffo nel presente. C’è un oggetto che ha attraversato i secoli, ed è lì visibile, a Vienna, nel museo Hofburg: si tratta della lancia donata dagli dei celtici Tuatha de Danan agli uomini e giunta fino a Longino, che con essa trafisse il costato di Cristo. La reliquia venne venerata dai nazisti e portata nella chiesa di Santa Caterina a Norimberga, ma Buticchi suppone che quella lancia che il generale Patton recuperò nel 1945, fosse solo una copia: l’originale era stato portato dai nazisti nel luogo in cui avrebbero ricostruito il Quarto Reich.
Prevedendo la disfatta imminente, già nell’autunno del 1944 gli uomini più vicini al Führer avevano portato via il prezioso cimelio: era troppo rischioso lasciare in esposizione nella cattedrale di Santa Caterina la leggendaria Lancia di Longino. Oltre ai più stretti collaboratori di Hitler, solo il borgomastro della città Wilhelm Lebel, era a conoscenza del nuovo nascondiglio della lancia.
La narrazione inizia a Parigi ai giorni nostri, quando Oswald Breil, l’eroe israeliano protagonista di tutti i romanzi di Buticchi, e Sara Terracini, da poco diventata sua moglie, sventano un attentato a una senzatetto. L’anziana donna è in realtà una famosissima cantante lirica argentina, scomparsa misteriosamente. La donna inizia a narrare la sua storia e le vite dei quattro ragazzi con cui è cresciutaLa storia dei cinque giovani parte dal borgo di Los Toldos, in Argentina. Luce è la più giovane di tutti; la sua amica del cuore, di sette anni più grande, è Eva Ibarguren, figlia illegittima di Juan Duarte. Eva si incamminerà verso la carriera di attrice: ha un vero e proprio talento nel calamitare le folle, e questo sarà il suo destino, quando anni dopo diventerà Evita, un’icona per il popolo argentino.

“La voce del destino” di Marco Buticchi: un viaggio tra gli episodi più oscuri del XX secolo

Eva Duarte de Peròn

Ma Eva non dimenticherà la sua amica Luce e la sua bellissima voce: grazie a lei l’adolescente sosterrà dei provini che le permetteranno di iniziare una sfolgorante carriera. Gli altri tre giovani di cui seguiamo le vicende sono Glauco Soriano, un vicino di casa malvagio, ed i suoi fratellastri, i gemelli Michele e Antonio. Coinvolti in una faida mafiosa, loro malgrado, da Puccio Basile e la sua famiglia, i due gemelli saranno costretti a vivere sempre ai margini della legalità: Michele emigrerà negli Stati Uniti dove prima diverrà un pugile e poi un agente dei servizi segreti, mentre Antonio, da sempre l’amore di Luce, resterà in Argentina scontando anni di carcere e poi vivendo nascosto per sfuggire alla vendetta di Basile, e anche a quella del governo argentino, di cui conosce scomodi segreti.
Glauco si arruola in Italia nell’esercito fascista, ed arriva a essere il braccio destro di Ante Pavelić, il poglavnik (duce) croato, compiendo anche azioni abominevoli nel campo di concentramento croato di Jasenovac. Dopo la guerra tutti gli ufficiali tedeschi ed i criminali di guerra fuggiranno seguendo un percorso denominato delle ratlines, rifugiandosi in luoghi in cui hanno depositato le loro enormi ricchezze, con nuove generalità, spesso anche con nuovi connotati. Secondo Buticchi il sistema delle ratlines era gestito anche da personaggi di spicco del Vaticano e dallo stesso Peròn che, dietro il pagamento di un’enorme cifra, garantiva ai criminali di guerra l’ingresso indisturbato in Argentina. Peròn in questo modo accumula un tesoro enorme, di circa un miliardo di dollari. 
“La voce del destino” di Marco Buticchi: un viaggio tra gli episodi più oscuri del XX secoloLa caccia a tale tesoro diventerà il pensiero fisso per molti personaggi del romanzo. Depositato in una banca svizzera che nessuno conosce, a parte Peròn e sua moglie Eva, esso ha tre chiavi che consentono l'apertura della cassetta di sicurezza. La prima è un anello al dito del presidente argentino, la seconda è una medaglia del rosario che Papa Pio XII ha donato ad Evita, e che alla sua morte verrà sepolto con il suo corpo imbalsamato, e la terza è un medaglione da cui Luce non si separa mai. Anche se Luce non è interessata al tesoro – di cui non conosce la dislocazione – ci saranno moltissimi personaggi che le daranno la caccia per recuperare la chiave.


Collegando fra loro numerosissimi episodi tristi e misteri del XX secolo che restano ancora irrisolti, Buticchi imbastisce un’avventura magica, che tocca quattro continenti, compresa l’Antartide, in cui i tedeschi avrebbero tentato di ricostruire il Quarto Reich, partendo da una base sotto i ghiacci polari.
“Neuschwabenland?” […] “Si dice che Hitler e i suoi tenessero particolarmente a quella regione coperta quasi totalmente da neve e ghiaccio: gli U-boot tedeschi pare vi abbiano trasportato i più disparati materiali.”
Buticchi narra in terza persona, da narratore onnisciente che non esprime giudizi: si limita a fare la cronaca degli avvenimenti, instillando dubbi nel lettore con i semplici fatti storici, intrecciati magistralmente con la fiction. Proprio per questo motivo le sue ipotesi risultano credibili. Nella Nota dell’Autore, che chiude il libro, egli espone quelli che sono i reali fatti storici, per indicarci quali, all’interno del romanzo, sono le verità a cui dare credito, e quali le finzioni, o meglio, le ipotesi che possiamo anche considerare attendibili, senza prenderle però per oro colato.
Domani, quando ci incontreremo, spero che non mi chiederete più “quanto c’è di vero”, ma vi batterete affinché certe brutte notizie trovino sempre meno spazio nelle cronache e sempre di più nei romanzi… Lì almeno, a risolvere le magagne, ci sono persone come Oswald Breil, e se la cavano egregiamente.
Un libro che tocca periodi bui della storia, non solo la seconda guerra mondiale ed i suoi orribili criminali di guerra, ma anche la misteriosa morte di Papa Giovanni Paolo I, dopo appena 33 giorni di pontificato, e la Loggia P2 di Licio Gelli, solo per fare alcuni esempi. Un romanzo avvincente, che ci spinge ad approfondire innumerevoli vicende storiche di un passato vicino a noi, vicende che restano ancora misteriose, e che ci farebbero sperare che Oswald Breil fosse un personaggio in carne ed ossa, e non il protagonista di un romanzo, per giungere finalmente a una risoluzione dell’enigma.
Con il romanzo di Marco Buticchi, La voce del destino, parte la nuova iniziativa unica nell'editoria digitale Italiana. Il Gruppo editoriale Mauri Spagnol presenta “Assaggi d’autore”: estratti scaricabili gratuitamente dai maggiori negozi online “La voce del destino” di Marco Buticchi: un viaggio tra gli episodi più oscuri del XX secolo Dal 6 Dicembre 2011 in regalo in tutti gli store online 10 capitoli del nuovo romanzo del Maestro italiano dell’Avventura
“La voce del destino” di Marco Buticchi: un viaggio tra gli episodi più oscuri del XX secoloL’Autore: Marco Buticchi è nato alla Spezia e ha viaggiato moltissimo per lavoro, nutrendo così anche la sua curiosità, il suo gusto per l'avventura e la sua attenzione per la storia e il particolare fascino dei tanti luoghi che ha visitato. E' il primo autore italiano pubblicato da Longanesi nella collana «I maestri dell'avventura» (accanto a Wilbur Smith, Clive Cussler e Patrick O'Brian). L’ultimo suo romanzo,La voce del destino, è stato pubblicato a Settembre 2011 da Longanesi. A dicembre 2008 è stato nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica per aver contribuito alla diffusione della lingua e della letteratura italiana anche all'estero. Sito Autore 

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