La voce di New Horizons

Creato il 30 ottobre 2013 da Sabrinamasiero

La sonda New Horizons in una rappresentazione artistica della NASA. Raggiungerà il sistema Plutone-Caronte nel luglio 2015. 

Come parla, a quale suono può assomigliare la “voce” di New Horizons quando chiama a casa? La sua voce non esisterebbe se non vi fosse l’aiuto di un software in grado di trasformare gli zeri e gli uni dai computer della sonda in immagini, in letture strumentali o in informazioni utili sullo status della sonda. Tali insieme di dati sono poi trasmessi a Terra alle varie stazioni riceventi Deep Space Network (DSN) della NASA per mezzo di un sistema radio di telecomunicazione installato a bordo di New Horizons.

Ma se la nostra sonda, che si avvicinerà al sistema Plutone Caronte nel 2015, potesse in qualche modo “parlare” i suoni assomiglierebbero a quelli che si possono udire in questo video:

Ma è davvero la sua voce? In realtà non lo è. La frequenza è stata alterata in modo tale che il nostro orecchio possa essere in grado di udirla.

“Questa tecnica permette di capire quanto tempo ci vuole per sentire l’eco della tua voce riflessa da un oggetto al fine di misurare la tua distanza” ha affermato Chris DeBoy, capo ingegnere del sistema di telecomunicazioni di New Horizons che fa parte del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory.

Il segnale DSN è milione di volte più alto in frequenza della nostra voce e viaggia milioni di volte più rapidamente della velocità del suono. Questo suono è stato inviato a terra il 29 giugno 2012 dalla stazione DSN a Goldstone, Australia. La risposta è arrivata alla stazione DSN gemella a Canberra, Australia compiendo un giro di 6 ore, 14 minuti, 29 secondi.

Nonostante questa grande distanza, New Horizons si trova ancora a due anni di distanza dalla sua meta, l’incontro con Plutone e le sue Lune (luglio 2015) e nel frattempo sono state trovate altre lune. La preoccupazione maggiore è che queste piccole lune potrebbero aver generato una nuvola o degli anelli di detriti intorno a Plutone, creando la possibilità di un pericolo di impatto multiplo. New Horizons è stata costruita per passare tra Plutone e Caronte a poco più di otto miglia al secondo. A questa velocità, anche le particelle che sono inferiori alle tre once potrebbero penetrare coprire la sonda con micrometeoriti e fare gravi danni alla sua elettronica, le linee di carburante e i sensori.

Per mitigare la possibile morte della loro missione, il team di New Horizons sta continuando a lavorare per valutare i possibili pericoli associati al sistema di Plutone. I loro strumenti principali sono il telescopio spaziale Hubble, alcuni telescopi di grandi dimensioni qui sulla Terra e i radiotelescopi. La speranza è di risolvere gli oggetti tra Plutone e Caronte perchè è lì che New Horizons si sta dirigendo.

Se si scoprisse che c’è una notevole quantità di detriti nel percorso previsto dalla sonda New Horizons, il team di ricercatori dovrebbe modificarne la rotta. Studi preliminari hanno determinato che una traiettoria di salvezza alternativa potrebbe essere quella di far avvicinare la sonda maggiormente al satellite Caronte, perché l’azione gravitazionale di quest’ultimo non è così forte e sicuramente lungo la sua orbita non dovrebbero esserci presenza di detriti. Di conseguenza, quella potrebbe essere una zona di sicurezza per New Horizons.

Fonte: New Horizons Website – The Sounds of New Horizons - http://pluto.jhuapl.edu/news_center/news/20131021.php

Per le ultime informazioni sui nuovi satelliti:

Cerbero e Stige, i satelliti di Plutone ora hanno un nome - http://tuttidentro.wordpress.com/2013/07/08/cerbero-e-stige-i-satelliti-di-plutone-ora-hanno-un-nome/

New Horizons mantiene la sua rotta – http://tuttidentro.wordpress.com/2013/06/17/new-horizons-mantiene-la-sua-rotta-verso-plutone/

Sabrina


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