Quante volte mi sono trovata a fare cose che non volevo fare? A pensare che la via è una sola ed è difficile? A guardare le vite degli altri, apparentemente sempre impegnati a viaggiare? Spesso capitano quei giorni, in cui ti svegli già svogliato, e mentre prendi il caffè butti un occhio alla bacheca di facebook, la fine. Non vedo altro che amici che vivono in Australia e fotografano koala a non finire, conoscenti che fanno la bella vita ad Ibiza, ex colleghi di lavoro che hanno fatto carriera e compagni dell’università che fanno tirocini stupendi al Parlamento Europeo, e la mia voglia di viaggiare è sempre più alta.
A quel punto penso il mio umore è sotto terra, e perdo un’altra ora a guardare biglietti aerei per ipotetici viaggi a Bali. Poi mi fermo, penso che per viaggiare servono soldi e che per guadagnare soldi serve un lavoro. Ma quando hai un lavoro (sempre se si trova) non si possono più organizzare lunghi viaggi!
Se sei un giovane laureato che deve cominciare una carriera poi, l’idea di lavorare un anno in un bar per racimolare soldi e poi partire, spaventa ancora di più. Il rischio è alto: finisci l’università a 25 anni, mettici un anno di lavoro e un anno per viaggiare, ti ritrovi a 27 anni che senza esperienza non ti prende sul serio nessuno.
Ma qual è la soluzione per questa voglia di viaggiare?
Sicuramente non esiste una sola soluzione a questo enigma. Di gente che sogna di viaggiare e non può farlo, ce n’è tanta. L’anno sabbatico per viaggiare prima di iniziare l’università, come fanno all’estero, è ad esempio un’ottima idea. Andrebbe bene anche post laurea, anche se si somma ad un’altra grande preoccupazione: quella di iniziare una carriera.
Non esiste una soluzione valida per tutti. Quello che è certo, è che se si ha questa predisposizione innata a vedere il mondo (o una parte!) bisogna farlo, e quando si è giovani! Solo ora si è liberi da condizionamenti, radici, mutui, lavori a tempo indeterminato. Si potrà viaggiare anche in futuro, certo, ma non con così tanta libertà Bisogna venire incontro a questa innata voglia di viaggiare e di vedere il mondo.
Se si parla di viaggi, e non brevi vacanze, mirare al risparmio è importantissimo. E risparmio ( anche se non sempre) vuol dire scomodità, voli ad orari improbabili, panini veloci e zaino in spalla. Significa liberarsi del superfluo e imparare a portare con se solo l’essenziale. Viaggiare da giovani ha un gran numero di aspetti positivi:
- Primo fra tutti, ti apre la mente, ti fa vivere in pace con te stesso, ti permette di vedere con occhi diversi anche il posto da cui provieni;
- Ti apre nuove strade. E certo! In viaggio si conoscono moltissime persone e grazie ad internet mantenere i contatti è facilissimo. Questo vuol dire tessere una rete di contatti internazionali utilissima!
- Da un viaggio si impara molto e si torna sempre con idee nuove e creative.
- Ti da la base per creare un futuro consapevole. Vedere e sperimentare molte realtà diverse permette infatti una maggiore comprensione della realtà:
- Ultimo ma non meno importante…se sei giovane puoi entrare gratis nei musei, viaggiare con biglietti ridotti ( Interrail) e soggiornare in ostelli economici under 35!
Progettare il giro del mondo in un anno è un’idea bellissima, tuttavia il solito problema dei soldi ritorna a rovinare tutto. Di soluzioni da approfondire ce ne sono però alcune interessanti, ad esempio diventare un Nomade Digitale. Cosa significa?
Un Nomade Digitale è una persona che si è creata una propria attività lavorativa online e che può spostarti per il mondo senza vacanze prefissate, perché può continuare a lavorare ovunque. Possono farlo web writer, freelance di ogni tipo, graphic designer, programmatori, ma anche moltissime altre figure professionali.
Oppure si può viaggiare facendo Wwoofing , ovvero soggiornare presso farm, hotel o aziende aderenti al programma e aiutarli con il lavoro quotidiano in cambio di vitto e alloggio. Di modi alternativi ce ne sono davvero tanti, e ho voglia di scoprirli giorno per giorno, anche se la soluzione perfetta non l´ho purtroppo ancora trovata!
Vi è venuta voglia di partire o solo più voglia di viaggiare?