Ho deciso di affidare l’incipit di questo articolo alla versione originale in latino della celeberrima ‘la volpe e l’uva’, una delle più note favole di Fedro, per presentarvi un quadro che mi è rimasto nel cuore, malgrado me ne sia separato già da qualche tempo. Un po’ per buon auspicio o forse nella speranza che il 2013 sappia regalare a tutti qualcosa di meglio di quello che stiamo per lasciarci alle spalle (e non si può certo dire che sia difficile), l’ho scelto per farvi i miei migliori auguri di un nuovo inizio. Forse lo avrete notato, la mia versione della storia si discosta leggermente dall’originale: gli acini d’uva sono vicini alla volpe, che spiccando un salto potrebbe facilmente raggiungere quelli più in basso. Ma siamo così sicuri che lo farà? Non è forse vero che quando ciò che abbiamo bramato con tutte le nostre forze ci capita finalmente a tiro rischiamo di perdere improvvisamente d’interesse? Ecco, ritrarre un soggetto nell’attimo sospeso senza tempo che anticipa una scelta, questa è una delle cose che mi affascinano del dipingere.
Di bilanci di fine anno faccio volentieri a meno, lasciano il tempo che trovano. Per non parlare dell’ingente sfilza di buoni propositi a rimorchio. In fondo domani sarà un giorno come un altro. Un brevissimo elenco di cose da cui ripartire però mi sento di farlo. Che ne dite di lasciarmi il vostro nei commenti?
A me andrebbe già molto bene se:
- riuscissi a snobbare il telefono/pc più spesso a favore di un libro
- trovassi un gioco semplice ma al tempo stesso così entusiasmante da farmi addirittura saltare i pasti
Sono tentato di continuare, ma non vorrei finire col chiedere troppo a me stesso…buon 2013 a tutti e a presto!