Il Cyberpunk è sempre stato uno di quei generi che ben si sposano con l’universo della realtà virtuale e non a caso infatti, molte pellicole e libri nel corso degli anni hanno cercato di trattare questo spinoso e complesso argomento con risultati molto altalenanti.
Così come esistono molti film strettamente correlati alla realtà virtuale, vi sono anche molti libri che trattano l’argomento, e dopo lo speciale di ieri dedicato alle pellicole cinematografiche oggi abbiamo deciso di parlarvi del libro La Matrice Spezzata.
La trama narra di un futuro in cui l’umanità ha ormai colonizzato tutto il sistema solare, mentre la Terra è diventato un luogo inospitale a causa dell’inquinamento e della sovrappopolazione.
In questo scenario sono l’umanità è divisa in due fazioni con scopi simili (ovvero il potenziamento del corpo) ma con metodi differenti: i Plasmatori intervengono modificando a livello biologico il DNA, mentre i Meccanisti tramite innesti tecnologici. E’ proprio sotto questa fazione che nasce il protagonista Abelard Lindsday, tuttavia riceve un’istruzione da Plasmatore, portandolo in conflitto con le ideologie della sua gente e costretto all’esilio.
Naturalmente non entrerò nei dettagli della intricata trama per non rovinarvi le sorprese, ma ciò che risulta interessante è la descrizione sociale e politica di una società dove la tecnologia è diventata talmente “invasiva” da far desiderare agli uomini degli impianti cyberneteci per potenziarsi, superando così il confine tra realtà virtuale e realtà “vera”. Prendendo ad esempio Oculus Rift un conto è indossare un visore e giocare ad essere ad esempio un soldato con un equipaggiamento fantascientifico e vivere avventure parallele, ma il discorso cambierà quando la tecnologia sarà ad un livello tale da permetterci di avere davvero dei potenziamenti artificiali veri e non virtuali. Per carità, sono il primo ad ever sempre desiderato un cannone laser che mi spunti dalle braccia, ma il libro di Sterling è un interessante spunto di riflessione su questa tematica, oltre ad essere uno dei migliori libri Cyberpunk mai scritti.