Labili confini

Creato il 18 gennaio 2014 da Af68 @AntonioFalcone1

Luciano de Crescenzo e Renato Scarpa

(…) (…) “No, no … Se mi danno il tè alla mattina è come se mi dessero una sberla! E’ mia moglie che ama il tè, ma, sa, lei è tedesca e i tedeschi, caro professore, non sono come noi …”
Si è sempre meridionali di qualcuno”.

Un estratto del dialogo chiarificatore fra il Dr. Cazzaniga (Renato Scarpa), milanese in trasferta napoletana dopo essere stato nominato direttore del personale dell’ Alfasud, e il Prof. Bellavista (Luciano De Crescenzo), rispettivamente lo stoico “uomo di libertà” e l’epicureo “uomo d’amore”, finalmente a confronto causa incontro fortuito in ascensore, per di più bloccato causa guasto, dopo essersi odiati a distanza sulla base di ottuse supposizioni e preconcetti. La piacevole sorpresa di scoprire similitudini nel condividere le quotidiane ambasce e l’attrazione empatica scaturita da un’eguaglianza basata sulla diversità. Il film è Così parlò Bellavista (1984), regia e sceneggiatura (quest’ultima scritta con Riccardo Pazzaglia) di De Crescenzo, tratto dal suo omonimo libro (1977). Un seguito, meno riuscito, nel 1985, Il mistero di Bellavista (ancora una volta tratto da un libro di De Crescenzo, Oi dialogoi).


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