Laboratori di creatività.

Da Marlenetrn
Era cominciata più o meno così. Tre mamma, un prete bastardo, e l'arte di arranggiarsi. Non fatemi sproloquiare sul prete perché potrei essere tacciata di blasfemia. Ma piuttosto fatemi raccontare cosa facciamo orami da un mese tutti i mercoledì pomeriggio.
Questo post è infatti nelle bozze da ormai un mese, timorosa di metterlo fuori, come tutte le cose belle a cui ci tieni di più, poi mi sono decisa, la solita sentimentale. Ecco il mio progetto finalmente alla luce del sole.
Ci siamo inventate delle attività, per i bambini e per i genitori. Ci siamo fatte avere le autorizzazioni necessarie. Ci siamo fatte il culo quadrato. Ci siamo sbattute a manco e a dritta. E finalmente abbiamo cominciato.
Abbiamo dato ai bambini la voglia di scoprire, la voglia di provare, la voglia di sperimentare a creare. Gli abbiamo messo in mano la piena libertà di scegliere in che modo esprimersi e di farlo giocando, e di farlo imparando.


All'aria aperta, ho visto bambini, bollati come terribili, immobili per ore ad incollare fusilli sul cartoncino, sotto gli occhi increduli dei genitori che pensavano di doverli recuperare attaccati a chissà quale ramo.
Genitori impettiti, sporcarsi di acqua e farina. Mamme che inventano nuovi animali per i figli e bambini tremendamente curiosi di fare. "Voglio fare io" sono le tre parole che risuonano all'infinito per tutto il tempo del laboratorio. Quasi una gara tra genitori e figli a chi fa i lavori più belli.



Ci vediamo una volta a settimana. Tutti i mercoledì per due ore. Ogni settimana affrontiamo un tema diverso.
Giocare con la pasta - lavoretti in pasta di sale e collage. Coloriamo il mondo - disegni, pittura, body painting.Le anima della carta - origami e carta pesta.Giocare con il corpo - giochi di gruppo e sensorialità.
I genitori restano per tutto il tempo con i bambini, li seguono e li aiutano e si divertono come e più di loro. Abbiamo predisposto una cassa comune, per l'acquisto dei materiali necessari e per ogni bambino si versano 2euro. Non ci sono dei veri e propri responsabili di questi laboratori. Sono i genitori che si incontrano e coordinano il dafarsi. Chi porta le tovaglie di plastica, chi recupera contenitori, chi gestisce le spese (io), chi si occupa dei materiali. è un gioco di squadra, che con mia grande sorpresa sta riuscendo alla perfezione. Perché di mezzo non ci sono interessi, se non quelli per i propri figli, e perché è bello è stimolante darsi da fare quando anche gli altri si mettono in gioco.



Il nostro nuovo coinquilino, quello con la maglietta rossa ieri e rimasto al laboratorio e ci aspetta li mercoledì prossimo mi ha detto la Rana, con le mani inzaccherate di terra e il fiatone dopo aver giocato tutto il tempo. Impegniamo il pomeriggio, ci divertiamo, impariamo, ci stanchiamo e siamo tutti più contenti. E la mia mente e già volata oltre. Oltre questo bel risultato, verso qualcosa di più concreto. Verso una vera e propria associazione di mamme, di genitori, a livello locale, che si occupi dei bambini e delle loro esigenze. Delle mamme e del loro ruolo. Dei genitori come educatori degli adulti di domani.
Ve l'ho detto io che sono una utopista cronica, ma ho imparato a crederci nelle cose. Magari mi costerà fatica e un bel po di batoste e dissapori però ci provo. Sempre meglio che restare nel dubbio di come sarebbe andata se... ora cerchiamo una sede, non troppo costosa e sufficientemente spaziosa, lo statuto è già pronto e a settembre ci rivediamo qui, con delle buone notizie, spero.


Ora vi chiedo un aiutino, un piccolo sondaggio:Voi i vostri figli li accompagnereste a laboratori creativi come questo?E se si, perche? GRAZIE.
Song: Benjamin Francis Leftwich - "Box of Stones"

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