Laboratorio di Doppi Sensi – Taller de Albures

Creato il 24 ottobre 2011 da Vfabris @FabrizioLorusso

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Il laboratorio dei doppi sensi (albures in spagnolo messicano) di Lourdes Ruiz è ormai diventato un must a Città del Messico, ma solo per quelli che riescono a vincere le paure e le diffidenze legate al barrio bravo di Tepito e ad “avventurarsi” nella Calle Peralvillo fino alla Galleria M. Velasco, il centro culturale più vivo del quartiere. Il barrio più  famigerato del paese è soprattutto cultura, quella che non sta nei libri ma nella gente, per le strade, nelle tradizioni, nel lavoro. La difesa del quartiere, una zona che “esiste perché resiste”, è affidata alle donne, le uniche che portano davvero i pantaloni visto che gli uomini spesso li portano sì, ma solo in tintoria, come ci tiene a ribadire Lourdes nelle sue sessioni di fino lavoro linguistico per il pubblico dei laboratori: doppi sensi finissimi, mai volgari, spesso non capiti o solo intuiti dagli ascoltatori, sono la materia prima per trasmettere il senso di questo “gioco degli scacchi” semantico che è anche uno strumento di difesa verbale, una riso-terapia dell’ambiguo, una risoluzione delle frustrazioni sessuali con un gioco di parole. Cibo e sesso, passione e inversione dei sensi e delle parole. L’albur è una delle maschere che il gergo dell’abitante di Tepito e del messicano più in generale ha creato per sfottere e aggirare l’autorità e il dominio di cui è stato vittima in molte fasi della sua storia. Il martedì vi aspettano per la prima. Se sai lo spagnolo (ma anche no!) guarda Lourdes, la regina dell’albur, mentre prende in giro per 4 minuti la giornalista che la intervista (chiaramente lei e la maggior parte delle persone nemmeno se ne accorgono…)  LINK.

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