Per appassionati di arte moderna, quasi un odierno Marinetti, Roberto Capponi, con questo suo “Abstract”, fa irrompere colori e suoni nel suo “movimento statico”, a spezzare “paralitiche elucubrazioni cerebrali”, di un “girare su se stesso” entro abitudini e confini già segnati.
L’estratto è un interessante studio linguistico, un’esplorazione mentale, un’andata e ritornofuori e dentro del sé, ma è davvero arduo districarsi nel groviglio di immagini e metafore!
L’autore, ispirandosi all’astrattismo di Wladimiro Tulli, in un ripiegamento intimistico, con sofisticati esercizi di stile, compie una ricerca linguistica sperimentale, tentando di adeguareil linguaggio verbale ai segni pittorici di un artista di grande libertà espressiva e creatività cromatica.
Il risultato è certamente un’armonia di suoni, ma anche, spesso, l’impressione di una realtà rovesciata, come le immagini del citato Baselitz, una scrittura “fuori binario”.
Patrizia Poli e Ida Verrei
Per leggere il racconto