Un libro che farebbe ritrovare la passione per il genere a chiunque, di facile lettura. L’autore mescola assieme diversi stili, cita opere gotiche e non, incalza il lettore con umorismo nero e violenza surreale, crea situazioni paradossali attorno a personaggi che sono il vero motore della storia. Il cavaliere nero Anterion è tutto ciò che non ci si aspetterebbe dal protagonista di un libro; è crudele, sarcastico, egocentrico, ironico, arrogante, privo di ogni amore per il mondo in cui vive. Uccide senza pietà, nella maniera più feroce possibile, ma lo fa sempre con una sorta di ironica laconicità, non è semplicemente crudele, ma imprevedibile, misterioso, talmente eccessivo nei suoi comportamenti da suscitare l’ilarità del lettore. Con lui la tragedia sfocia nella comicità, in una girandola di avventure al limite del surreale. I punti più alti della storia però sono raggiunti dall’interazione del cavaliere nero con la bella Petra Darcon, ragazza sbarazzina e vanitosa, incosciente, autoironica, disinibita e invadente, sempre al centro della scena, i dialoghi tra i due sono esilaranti e mai scontati. La loro storia avventura diventerà macabra e allo stesso tempo esilarante, tutti gli archetipi del fantasy verranno sconvolti da questi due personaggi totalmente privi di regole o di schemi, a metà tra l’horror più efferato e la commedia più brillante.