Lacrosse: Lorenzo Battaglia ripensa ai Mondiali e introduce la nuova stagione

Creato il 27 agosto 2014 da Sportduepuntozero

Denver è la capitale del Colorado e negli Stati Uniti è anche conosciuta come la Mile-High City, sorgendo esattamente 1609 metri sopra il livello del mare. Schiera una squadra in tutte le principali leghe sportive professionistiche: football, baseball, pallacanestro, hockey, calcio e lacrosse. Proprio questa disciplina, da noi poco popolare (anche se in espansione) ma in Nord America molto diffusa e praticata, ha vissuto il momento più importante del 2014 accanto alle Montagne Rocciose. Dal 9 al 19 luglio Denver ha ospitato i Mondiali di lacrosse; presente l’Italia, 18esima classificata su 38 nazionali coinvolte, presente anche Torino, grazie alla convocazione di Lorenzo Battaglia, classe 1989, capitano dei Taurus Torino Lacrosse. “Abbiamo sicuramente raggiunto un ottimo risultato” afferma il centrocampista azzurro, “qui il nostro sport non ha tradizione ma a poco a poco stiamo imparando metodi di allenamento e sistemi di gioco, colmando il gap con i paesi che ci precedono nel ranking”.

In Italia giocare a lacrosse significa guardare costantemente fuori dai confini nazionali (spesso oltreoceano) per apprendere nuove conoscenze da chi lo pratica da decenni. “Il Mondiale riunisce i giocatori più forti ed è quindi l’occasione perfetta per guardare da vicino i professionisti e approfondire” spiega Lorenzo, “noi siamo partiti con due obiettivi: da un lato imparare, dall’altro entrare nelle prime venti nazioni del mondo, come chiesto da coach Pete De Lisser”.

Traguardo raggiunto grazie al secondo posto nel primo girone, figlio delle nette vittorie contro Norvegia e Cina e della sconfitta contro l’Olanda, e delle successive affermazioni su Messico, Turchia e Polonia, con i due passi falsi contro il Galles. “Per me si trattava della prima chiamata in nazionale quindi ho giocato soltanto qualche spezzone di partita” racconta Lorenzo Battaglia, “in ogni caso rappresentare il mio paese in un evento così importante è stata una fortuna e un’esperienza incredibile. Sono orgoglioso per essermi allenato e aver giocato con i migliori d’Italia; dovesse arrivare un’altra convocazione la prenderei al volo, quindi continuerò a lavorare per meritarmela”.

Adesso il capitano dei Torino Lacrosse potrà insegnare parecchio ai suoi compagni di squadra, dal punto di vista tecnico e di mentalità. La nuova stagione dei torinesi ripartirà lunedì primo settembre in vista del Campionato e della Coppa Italia, ancora in fase di definizione per quanto riguarda le date e la formula. “Siamo una realtà in crescita e la rosa conta attualmente 24 elementi” prosegue Lorenzo, studente alla magistrale di eco-design al Politecnico, “negli ultimi mesi sono arrivati nuovi ragazzi, che volevano provare questo sport e non l’hanno più abbandonato”.

Un po’ quello che è successo al centrocampista della nazionale, che nel 2009 intraprese il lacrosse scoprendo un primo gruppo di praticanti grazie a un volantino trovato all’università. “Dopo sei anni di tennis volevo cambiare e provare qualcosa di nuovo” ricorda, “poi, nel 2010, decidemmo di fondare la società. E nella passata stagione abbiamo vinto il nostro primo trofeo, con il terzo posto in Coppa Italia; un successo che ci dà grande carica e su cui costruiremo il futuro”.


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