La ladenia, da ladi = olio, è l’ennesima pita dell’ennesima isola cicladica, Kimolos.Abitata sin dal neolitico, secondo la mitologia deve il suo nome al primo uomo che la abitò, Kimolos appunto.Piccola isola di natura vulcanica, montagnosa e rocciosa, che offre una gamma notevole di minerali e rocce dai colori e sfumature più svariati, ma anche delle belle spiagge sabbiose, era chiamata argentiera dai veneziani, per via delle rocce di gesso che si usava in molteplici forme. Insieme alla vicina Poliegos (isola disabitata secondo il censimento del 2001, mentre nel 1951 aveva 14 abitanti) costituisce un habitat importante per la foca mediterranea monachus monachus.Non è un’isola turistica, i suoi circa 700 abitanti vivono di agricoltura, pesca e pastorizia. Il turismo solo ora comincia ad affacciarsi, proveniente perlopiù dalla vicina Milos con la quale ha condiviso tutto il percorso storico durante i millenni. Ha un unico centro abitato e ancora poche infrastrutture che però cominciano a svilupparsi.A me le poche infrastrutture non dispiacciono. Al contrario. Meglio così, certo bisognerebbe sentire cosa ne pensino gli abitanti. Per ora resta una bella isola tutta da scoprire, tranquilla, con una tradizone gastronomica da esplorare.Per quanto riguarda la ladenia, si dice che somigli alla pizza, a mio parere più a una focaccia con pomodori e cipolle.
Prepariamo un’impasto con farina 00, un poco di lievito (fresco, secco, naturale, come volete), acqua, sale e un poco di olio. Stendiamo con le dita sulla leccarda oleata e lasciamo lievitare.
Mentre lievita, mescoliamo dei filetti di cipolla rossa (io li ho lasciati in ammollo in acqua fredda salata per un’ora) e dadini di pomodoro.Spargiamo sulla pasta le verdure, un’abbondante dose di origano, saliamo, diamo una macinata di pepe, e finiamo con una tazzina da caffè o anche un po’ di più di olio extra vergine di oliva.Inforniamo a 180 gradi per circa mezz’ora.Nota: la mia dispensa di ricette dell'isola non riporta l'origano. Ce l'ho messo io facendo di testa mia. E la prossima volta ci metto pure le acciughe.