Lady Oscar François – Versailles Rock Drama: Recensione DVD

Creato il 22 gennaio 2014 da Luana Savastano @VistaSulPalco
« Una rosa, rossa o bianca che sia, rimane sempre una rosa »

Titolo Originale: Lady Oscar François – Versailles Rock Drama

Genere: Musical

Tratto da/ Fonte: Liberamente ispirato da “Versailles No Bara” (di Riyoko Ikeda)

Stagione teatrale: 2008/ 2009

Regia: Andrea Palotto

Compagnia/ Produzione: Diverbia et Cantica

Cast: Danilo Brugia, Alice Mistroni,
Cristian Ruiz, Alessandro Tirocchi,
Igino Massei, Gloria Gulino, Francesco
Biolchini, Filippo Dini, Emanuela Maiorani,
Anna Cetorelli, Massimiliano Micheli,
Cristiano Leopardi, Domiga Cozzolino,
Paolo Cives

Teatro: Teatro Vascello (Roma)

Date spettacoli: dal 20 marzo al 5 aprile 2009

Lady Oscar François – Versailles Rock Drama: la trama

Il generale Augustin de Jarjayes (Alessandro Tirocchi) attende con ansia la nascita della creatura che Marguerite porta in grembo. È convinto che sarà finalmente un maschietto. Quando però viene informato che è nata una bambina, decide di destinarla alla carriera militare. Il suo nome sarà François (Alice Mistroni). Una volta cresciuto, il “ragazzo” viene nominato Comandante delle Guardie del Re con lo scopo di proteggere la famiglia reale. Ma nel momento in cui il popolo, guidato da Robespierre (Massimiliano Micheli) ed esasperato dalla condizione di miseria in cui è costretto a vivere, insorge decidendo di ribellarsi, François acquista una nuova consapevolezza che lo porterà a schierarsi contro il suo stesso padre.

Lady Oscar François – Versailles Rock Drama: il trailer
Lady Oscar François – Versailles Rock Drama: la recensione

Immagine presa da internet

Sarà per la particolare confezione drammaturgica che il regista Palotto ha dato all’intero lavoro, sarà per quantità e la varietà dei personaggi che ruotano intorno al motivo conduttore di tutta la storia, sarà per la giustapposizione delle musiche che accompagnano scene a dir poco coinvolgenti, ma Lady Oscar François – Versailles Rock Drama  ha qualcosa che lo fa essere uno spettacolo nuovo e originale, caratterizzato dalla buona efficacia di tutti i suoi elementi.

A cominciare dalla bravura di tutto il cast, che sa mantenere viva l’attenzione in ogni situazione. Alice Mistroni e Danilo Brugia in primis, impeccabili nel dare ai loro François e André una forza e un vigore incredibili, perfetti nel canto come nella nella recitazione. Loro i momenti più divertenti ed emozionanti della storia, ma una menzione particolare meritano anche Alessandro Tirocchi e Gloria Gulino nella scena iniziale della morte di Marguerite. Poi c’è Robespierre/ Massimiliano Micheli, vero e proprio “mattatore” dello spettacolo. Per lui c’è una doppia veste: quella di indiscusso leader che porta il popolo alla ribalta, e quella di burattinaio che, con spirito quasi istrionico, mette in scena difetti e capricci della famiglia reale nel suo Teatro dei Burattini “L’Ami du Peuple”. Doppiamente bravo, quindi.

In realtà sarebbero da menzionare e applaudire tutti i componenti del cast, nonostate qualche leggera imperfezione, per l’affiatamento e la sinergia che sprigionano nelle varie scene dello spettacolo che, ahimè, fa storia a sé e non rientra (per il momento) nelle logiche di distribuzione di un mercato più ampio.

Che dire delle musiche? Non a caso lo spettacolo fin da subito vuole far chiarezza su cosa ascolterà lo spettatore. Rock Drama, recita il sottotitolo, ed in effetti Lady Oscar François – Versailles Rock Drama è, prima di tutto, uno spettacolo dalle forti venature rock. Palotto, però (che dello spettacolo oltre ad esserne il regista è anche autore dei testi e delle musiche), riesce a gestire bene le due forze prorompenti. Quella di una classe sociale altolocata, per niente interessata a ciò che succede intorno e chiusa, invece, nel proprio mondo dominato da sfarzo e ricchezze fino all’eccesso, e quella della massa popolare che, spinta dalla disperazione, decide di ribellarsi. Questi due poli sono ben sostenuti e amplificati da altrettante ben distinte sonorità: quelle eleganti e raffinate, di chiara ispirazione settecentesca, per le scene di corte, e altre più “crude ed energiche”, in puro stile rock, per evidenziare il coinvolgimento emotivo dei personaggi “popolari”.

Un paragrafo a parte merita il gran finale, nel quale il regista fa convergere tutte le emozioni che una storia di tale intensità drammatica suscita: amore, dolore, passione, tradimento, morte. Amore, quello finalmente venuto alla luce tra François e André (ma ormai troppo tardi); dolore, che si manifesta nella perdita, da parte di François, del suo uomo nella scena forse più forte e toccante di tutto lo spettacolo; morte, quella inevitabile della protagonista. A tutto ciò si aggiunge la follia, prezioso sentimento per ogni opera drammatica che si rispetti e che Palotto introduce anche nel suo lavoro. Qui, il ricorso alla pazzia è perfettamente giustificato (nel senso di resa teatrale) dalla insostenibile condizione del generale Jarjayes che, non accettando il “tradimento” del “figlio” nei confronti della sua stirpe, senza alcuna esitazione dà ordine di aprire il fuoco su di lui. Suggestiva l’inquadratura finale che mostra la bellezza di una rosa bianca in tutta la sua solitudine. “Una rosa, rossa o bianca che sia, rimane sempre una rosa”.

fonte: luanasavastano.wordpress.com

Note: La versione dello spettacolo “Lady Oscar François – Versailles Rock Drama” a cui si fa riferimento fa parte della collana “Fiabe in Musical”, edita da Hobby & Work, anno 2012.

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