Lagos(Nigeria)/Diritto alla casa : alt agli sgomberi di Badia

Creato il 24 novembre 2015 da Marianna06

Se la demolizione dello slum non sarà fermata, oltre 30.000 persone si ritroveranno senza un tetto, oltre che senza lavoro e prive di mezzi di sostentamento: lo ha sottolineato Leilani Farha, relatrice speciale dell’Onu per il diritto alla casa, denunciando le conseguenze di un’ordinanza dell’Alta corte di Lagos.

“Oltre 10.000 persone, tra le quali bambini, donne e anziani, sono state cacciate dalle loro abitazioni senza preavviso nel pieno della stagione delle piogge e a volte la polizia per eseguire gli sfratti ricorre alla violenza”. A Badia, questo il nome dello slum, le ruspe sono entrate in azione a settembre. “La cosa più allarmante – ha sottolineato la relatrice dell’Onu – è che dopo due mesi ci sono ancora centinaia di persone che dormono in rifugi improvvisati o in chiese e che sono sottoposte ogni giorno a minacce sempre più gravi”.

Badia è uno degli oltre cento slum di Lagos, la metropoli più popolosa dell’area sub-sahariana. Le demolizioni sono state disposte dopo la denuncia di un capo tradizionale, che sostiene di essere legittimo proprietario dei terreni nonostante comunità di immigrati originari del sud-est della Nigeria vivano nell’area sin dagli anni ’70. Secondo gli attivisti per i diritti umani dell’ong Justice and Empowerment Initiative (Jei), gli sgomberi sono legati a un progetto che prevede la trasformazione della zona in un quartiere residenziale per la classe media.

                 a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)