Avvolto di grigi il paesaggio
Arriva lama tagliente.
Stride sulla pelle, strabuzzano occhi.
Finalmente è vista.
È udito
È potenza
Esplode in un grido il fogliame smosso
In una penombra di morte e di desolazione
È il rumore di infiniti passi e persone
Che volatilizzandosi creano nuova linfa
è la fine di false promesse e ipocriti sorrisi
che riaprono il sipario verso brulli scenari.
È tranquillità.
È tempo finalmente di scrivere nuovi versi su di un foglio bianco e grigio
Su di una tela tornata alle sue origini
Non bruci più lama,
completamente scorticata
torno a vivere