Più che un post una notizia, o un'indicazione di lettura. Pubblico qui al
Dice Marco Palladini nella prefazione di questo libretto: "È in questo clima neo-capitalistico che anche la sonnacchiosa letteratura italiana incomincia a reagire. Alcuni scrittori resistono e prendono assai criticamente le distanze: da Bianciardi (vedi La vita agra, sempre 1962) a Pasolini che denuncia un ‘nuovo fascismo’ economico-sociale che distrugge le differenze e omologa tutto dentro il modello consumistico. I giovani autori della neo-avanguardia prendono, invece, la palla al balzo per cercare di svecchiare sul piano teorico, metodologico e linguistico la premoderna scena letteraria nazionale, ancora incardinata alla estetica del ‘realismo’ (...)La posizione di Pignotti che trapela da Vita zero mi sembra intermedia. Non c’è alcuna contestazione apocalittica o retrò o reazionaria della modernità capitalistica che avanza, ma c’è una sottile, puntuta decostruzione, un sardonico straniamento del suo modello razionalistico-efficientistico.(...) Il riuso di forme di linguaggio tecnico o burocratico-funzionale o epistolare-formale, la straniata reiterazione di frasi fatte o di luoghi comuni fa pensare anche alla poesia di Nanni Balestrini, anche se in Pignotti non c’è l’efferato e ‘crudele’ effetto di montaggio spaesante del poeta milanese, qui è tutto organicamente ricomposto e compiuto. Vita zero di poesia in poesia ci precipita in una condizione di indecidibilità e di sgretolamento del mondo: “… insomma tutto ciò che può essere visto / e fissato in immagini in quanto tale / fornendo al tempo stesso / la massima illusione di verità / e la più completa sensazione di astrattezza”. La ‘verità’ come illusione e l’astratto che si incarna e si presentifica collidono tra loro e non soltanto ci ‘disorientano’, ma sono il moderno mix da cui procede un azzeramento delle ragioni del vivere. È la desertificazione dei valori e la correlata disumanizzazione del soggetto tradizionale, laddove il moderno neocapitalistico impone impersonali paradigmi econometrici, tecno-razionali, scientifico-oggettivistici, dunque per l’appunto di manipolazione desoggettivante".
3
Mettere in evidenza
che tutti o quasi salgono di dietro e scendono davanti
mettere in evidenza
ciò che è di marmo
se c’è una corrente d’aria
e il numero di volte in cui prendono il caffè.
Nei casi in cui si giunge a cose avvenute
guardando il più vicino possibile
inventare.
9
Guardandolo dal basso
sembra raddoppiato in altezza.
Guardando più lontano
come sempre in questi casi
salta agli occhi una visione multicolore:
una luce accecante.
Il sole picchia sull’asfalto
ma non c’è da muoversi:
l’aumento della tensione?
l’inarcarsi delle sopracciglia?
Il fenomeno è più che naturale
nell’ambito delle scienze
che studiano quantitativamente i fenomeni sociali.
E non si sottovaluti la regolarità del respiro.
18
Ma rendere ordinaria l’assurdità
fino al punto di mostrare
quanto infinitamente somigli
a ciò che chiamiamo normale:
applicato il metodo sull’uomo
doveva allontanarsi
scomparire
farsi dimenticare:
venne continuamente spostato
sempre più lontano,
fu perso.
25
Né io né voi ci siamo più
c’è il movimento degli esterni
le opere in ferro
la strada sottostante.
Rimangono i nostri gesti
le nostre parole
e qualche altro elemento fatto a mano
smontabile. Qualcuno dirà
che siamo nel campo delle scienze sperimentali
perché lì accade spesso…
No: questi sono ancora morti e feriti
in seguito a disordini.
La strada sottostante
ancora. Intorno
edilizia residenziale a raggruppamenti
con inserimento di verde.
Siamo in orario.
26
Qui nella zona intermedia
qui (nuvolosità sparsa)
dove evidenti sono i segni di compromesso
qui, dico,
se qualcuno volesse provare
a formulare un’altra legge.
Una legge che tenga conto
di fenomeni prima trascurati
o qualcosa di simile.
Se tutto non è già esaurito
se non stanno per chiudere.
(*) Il testo integrale è stato messo a disposizione dalla Onix Ebook ed è scaricabile gratuitamente (QUI). Per leggerlo serve un lettore, un tablet o uno smartphone che supportino il formato .epub, ma va bene anche un browser come Firefox, se dotato dell'apposito plugin come EpubReader (gratis e scaricabile on line, ce n'è uno anche per Chrome), o il vostro PC con un programma appropriato (ce ne sono diversi)