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QUASI TUTTI i media italiani hanno ripreso l’esortazione di Bergoglio a “vergognarsi” per la tragedia di Lampedusa. Certo, è una vergogna, ma se non additi i colpevoli, la tua invettiva è gratuita. Come tirare il sasso e nascondere la mano.
FRA I COLPEVOLI ci sono i passeurs, che gli italiani chiamano «scafisti». In un certo senso sono un passeur anch’io, perché ho aiutato una quantità di clandestini a sistemarsi in Europa. Ma non ho mai chiesto un centesimo, anzi, ci ho rimesso del mio. E non li ho abbandonati in vista della riva ma ho assicurato il servizio fino a sistemazione completa. Invece la mafia degli scafisti si arrichisce sulla pelle del poveri ai quali non assicura nemmeno battelli capaci di tenere il mare. Guarda caso, quelle bagnarole colano a picco prima di arrivare a destinazione, e almeno avessero il comfort del Titanic, visto che il biglietto è altrettanto caro. I passeggeri cominciano a morire ancora prima di annegare. Ma qualcuno ha sentito Bergoglio denunciare gli scafisti? Io no.
POI CI SONO i fan dell’accoglienza indiscriminata. La cultura dell’accoglienza è bellissima ma devi praticarla con i fatti, non soltanto con le parole per sentirti buono a spese degli altri. Se non hai i mezzi per alloggiare tutti in condizioni dignitose, dare loro una casa e un lavoro, meglio respingere i clandestini alla frontiera. Perché con le parole crei un miraggio e il miraggio attira milioni di vittime potenziali. Basta vedere le migliaia di morti prodotti dal miraggio italiano con tutto il suo bla-bla buonista. Ma quanti morti producono Malta, la Spagna, la Francia e la Grecia con la cultura della dissuasione? Cento volte meno.
POI CI SONO gli idioti che fanno guerre invece di concentrarsi sullo sviluppo dei loro paesi. Queste guerre, che provocano esodi di massa, sono in gran parte volute dagli islamici nella loro jihad per conquistare il mondo. Ecco chi dovrebbe vergognarsi, invece di prostrarsi davanti a un dio che lo manda ad ammazzare chiunque non la pensi come lui.
NON DIMENTICHIAMO gli arabi ricchi. Se invece di scialacquare miliardi per climatizzare il deserto o tirar su qualche stupido grattacielo, si degnassero di spenderne qualcuno per migliorare le condizioni di vita dei loro fratelli musulmani in modo che non debbano più cercare fortuna all’estero? Quando c’è il Ramadan, rompono le scatole a tutti blaterando che il digiuno serve a capire i poveri. Allora dovrebbero spiegarci perché i paesi dove il Ramadan è più diffuso sono quelli dove i poveri vengono trattati peggio. A trattarli bene, guarda caso, siamo noi occidentali atei e scostumati.
FRA QUELLI che devono vergognarsi di più ci sono i moralisti in sottana. Certo, tirano acqua al loro mulino, perché la loro banda deve pur vivere senza lavorare. La vergogna abbassa l’autostima e chi si sente in colpa si lascia manipolare più facilmente da chi gli promette il perdono. Ecco perché alla minima occasione il papa cerca di colpevolizzare le sue pecore. E’ una storia che dura da secoli. Ma scusa, quando sei proprietario di un terzo del patrimonio immobiliare italiano (estorto con la truffa, visto che non lavori) e non alzi un dito, credi di poter fare la morale a chi non ha posto per alloggiare tutti i poveracci che gli chiedono ospitalità? E quando ospiti con tutti gli onori sul tuo territorio un assassino come il prete rwandese Jean-Baptiste Rutihunza, il Boia di Garagara, colpevole di avere fatto fuori 4338 poveracci fra cui molti bambini, continuando a rifiutare l’estradizione che il TPI e il governo rwandese chiedono da anni, ti credi in diritto di dire «vergogna» per «solamente» 300 morti?
Dragor