LaN – Lezioni applicate di Nomadismo [.3]

Creato il 02 dicembre 2012 da Philomela997 @Philomela997

Una rubrica di Sana Kiurata

Cari nomadimi del mio cuore, arieccoci qua con i nostri zaini!

Avevo promesso di svelare la tecnica jedi  grazie alla quale si possono far entrare un numero improbabile di cose in uno zaino piuttosto piccolo e io mantengo SEMPRE le promesse.

Ultimamente, stressata dal continuo nomadismo e piuttosto affatica dalla sistemazione della nuova tana, sono parecchio stanca e pigra, per cui non vogliateme se non sarò proprio al massimo della forma =P

Allora, riprendiamo l’elenco delle selezionatissime (con fatica, v. lezione precedente) robe che ci dobbiamo portare dietro:

  • una maglietta per dormire
  • pantaloni della tuta
  • 1 maglietta a maniche lunghe neutra + pantacollant
  • maglietta+gonna/canottiera+gonna /vestitino da mettere per uscire sopra la base neutra
  • 2 paia di scaldamuscoli
  • 1 paio di mutande/calzini al giorno + 1 (se ci entrano anche 2);
  • Beautycase
  • 1 libro
  • 1 quadernetto per appunti
  • portatile
  • Caricabatterie del portatile
  • Cuffie wireless
  • Caricabatterie del cellulare

Io preferisco procedere con due metodologie combinate; la prima è la stratificazione altrimenti detto…trova un modo sensato di impilare la roba nello zaino.

Il portatile essendo piatto ma grandino ha un posto obbligato sul retro dello zaino (il lato che va sulla schiena, per intendersi); avanza uno spazio sul davanti in cui va giusto giusto il suo caricabatterie (che possiamo tranquillamente mettere sul fondo tanto non credo che prenderò mai uno di quei tecnologicissimi treni con le prese elettriche, in media con gli amici di Trenitaja è già tanto se c’è il vagone…).

Poi…io metto i vestiti ingombranti sopra il caricabatterie – pantaloni, magliette, etc. – piccolo trucco per  farceli stare tutti: arrotolateli! Questa base di stoffa mi crea una simpatica mensolina in cui si poggia a meraviglia il beautycase (il mio ha una forma a lunotto tipo così) per cui dalla metà in su tende ad appiattirsi parecchio consentendomi di incastrare il libro tra il beauty e il portatile (il mio libro è grosso! leggo parecchio e ODIO finire un libro mentre sono in viaggio, per cui me ne porto uno che duri =P)

Restano ora da piazzare la biancheria e gli scaldamuscoli; e qui arriviamo alla seconda tecnica: il riempimento.

Gli incastri sono QUASI perfetti, resta però sempre qualche buco qui e là, soprattutto sui lati della costruzione; questi buchi sono utilissimi per tre motivi: hanno la dimensione ideale per contenere un paio di calzini o di mutande, risolvendoci non pochi problemi; rendono accessibili i ricambi per un change al volo (pioggia infame= calzini bagnati), e soprattutto, una volta riempiti danno “compattezza” al tutto attutendo eventuali botte destinate al caro bagaglio (e, di conseguenza, al mio PREZIOSISSIMO portatile =P).

Rimane quindi abbastanza spazio in cima per le cuffie e il loro trasmettitore; ergo le prime 3 cose che avremo a portata di mano aprendo lo zaino saranno nell’ordine: cuffie – libro – portatile, le uniche decisamente utili durante un viaggio in treno, direi.

Non ho menzionato il quadernetto e il caricabatterie del cellulare; il vostro zaino, come il mio, avrà sicuramente delle tasche: usatele! (soprattutto schivate la maledizione dei cavi e dei laccetti: teneteli sempre il più separati possibile, ve lo dice una che al ritorno dall’ultimo viaggio ha passato circa 3 ore a sbrogliare uno Cthulhu formatosi dall’aggregazione di un cavo usb + laccetto di uno scaldacuore + cinghia del trolley stesso).

Alla prossima, tessssori, e buon viaggio! =)