Lang / baumann

Creato il 27 maggio 2011 da Nuamood

Muri morbidi, interventi su edifici, campi da calcio nei quali si è modificato il tracciato, scale circolari, questi sono alcuni elementi dei nuovi lavori di LANG / BAUMANN esposti nella galleria parigina Loevenbruck.

Contro l'idea che la bellezza estetica ha poco a che fare con la realtà, e che solo ciò che esce dal gioco di specchi del bello è in grado di offrire un commento accurato del mondo, L / B, il collettivo di artisti composto da da Sabina Lang (Berna, 1972) e Daniel Baumann (San Francisco, 1967), fornisce un’analisi della cultura di massa, della moda, della democrazia, della tecnologia e del consumo. Il suo fare arte si trova tra le installazioni scultoree, il design e le arti visive, le cui influenze spaziano dal Bauhaus alla Pop Art. A differenza dei loro predecessori però, non cercano di parlare dell'universo di oggetti e e del consumo rapido, o di sviluppare una serie di oggetti funzionali le cui qualità estetiche e artistiche si annullano, ma cercano di costruire con materiali che compongono la cultura pop e dell'industria di oggi una serie di dispositivi inclassificabile, e di collocarli sia all'esterno che all'interno di tutti i tipi di architetture. L'impatto estetico che L / B genera è così grande e ludico, come lo spazio che occupano.

Qualche anno fa a Madrid, l’edificio di Telefonica era percorso da cinque strutture gonfiabili il cui bagliore invadeva tutta la facciata. Non è difficile immaginare questi cilindri come la parte esterna di qualcosa di molto più grande che correva dentro l'edificio. Funzionano così i sogni di L / B. LE loro opere non sono pensate come un tipo di architettura radicale, la cui monumentalità risponde alle intenzioni di cambi di stile dei suoi autori, ma come a una sorta di strutture effimere realizzate con materiali semplici ed economici, le cui funzioni sono più vicine al gioco e alla fantasia che all’insediamento di un nuovo stile urbano. Esperti nel modificare le apparenze di facciate iconiche, ma anche di interni e di intere zone della città, attraverso progetti eleganti dove l'assurdità di ogni progetto porta ad ogni sorta di fantasie.

Fino al 4 giugno, Galleria Loevenbruck - Parigi

 

 


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