Laodicea aveva le dimensioni di una metropoli: e solo una piccola parte è stata integralmente portata alla luce, soprattutto negli ultimi 10 anni. Vi si trovano gli edifici pubblici classici di una città ellenistica e romana: due teatri, templi, terme, lo stadio, il ginnasio, il bouleuteriun, il foro/agorà, ninfei, poi chiese cristiane e mura bizantine; non tutti sono in condizioni di accettabile conservazione: non c'è però stato uno spoglio sistematico dei marmi e delle strutture architettoniche crollate, qui e là affiorano pavimenti (musivi e in opus sectile) e capitelli. Molto interessante e degnamente conservato il sistema di distribuzione dell'acqua.
La visita avviene in due contesti diversi: un'area più piccola in cui si percorrono le strade antiche, soprattutto la "via siriana" che era la strada commerciale porticata; un'area più grande - non scavata - in cui si seguono dei sentieri, tra sparse e rade rovine. La vegetazione è invasiva, le indicazioni comunque chiare; la municipalità di Denizli ha costruito un piccolo chiosco in legno: con bar, bagni e vendita di souvenir. Colpiscono però gli interventi di ricostruzione apparentemente invasivi, che ho testimoniato in alcune foto: sia della "chiesa del pellegrinaggio", sia dell'agorà.
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