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Lapo Elkann di nuovo vittima delle sue debolezze e di persone senza scrupoli

Creato il 13 dicembre 2014 da Nicola933

Era appena un anno fa quando Lapo Elkann, intervistato per il Fatto da Beatrice Borromeo, cognata di suo fratello, parlava per la prima volta degli abusi sessuali subiti a 13 anni in un collegio e raccontava la sua vita da Agnelli, privilegiata c tormentata: il dolore per la morte dello zio Edoardo, l'inarrivabile mito di nonno Gianni, l'ec- centricità rivendicata e spesso fraintesa, giurando di essere ormai "schiavo solo delle sigarette". E di certo quella notte del 2005 di droga e sesso con alcuni trans, finita con Lapo in coma per un'overdose, sembrava ormai lontanissima, come la richiesta che Fabrizio Corona fece a Elkann di 200 mila euro per non pubblicare l'intervista a uno dei trans presenti. E sembrava lontanissima anche l'inchiesta, poi archiviata, era il 2010, per un'estorsione da centinaia di migliaia di euro per impedire che gli scandalosi vizi del rampollo di casa Agnelli diventassero nuovamente di dominio pubblico. Sembrava un altro Lapo quello dell'intervista alla Borromeo, il Lapo eccentrico fondatore di Italia Independent, la società degli occhiali in carbonio da migliaia di euro, che al massimo fa discutere per qualche debolezza veniale: il Suv camoufìage parcheggiato sulle rotaie del tram o l'uso piuttosto estroso dei congiuntivi. Ma purtroppo per lui, è cronaca di questi giorni, il secondogenito di Margherita Agnelli e Alain Elkann, ci è ricascato.Lapo Elkann di nuovo vittima delle sue debolezze e di persone senza scrupoli

Di nuovo nella rete degli estorsori, di nuovo colpevolmente ingenuo e fragile, anche se la vicenda questa volta non ha messo in pericolo la sua vita. Tutto comincia il 22 aprile scorso, quando il nipote dell'Avvocato, erede dell'eleganza audace del nonno oltre che del suo guardaroba, si aggira confuso e seminudo in via Latisana, periferia nord di Milano. Giovanni Bellavista, già autista privato dell'ex ministro della Salute Ferruccio Fazio, passa di lì (per caso?) e lo riconosce, lo carica sulla sua Bmw e lo porta a casa, dove si fa raggiungere dal fratello Enrico. Quel che succede dopo è registrato in un video sul cellulare dei padroni di casa: la coca, "un sasso tirato fuori da Elkann", sostengono i Bellavista, no, offerta dai "soccorritori", dice Lapo ammettendo d'aver bevuto troppo per ricordare se davvero abbia assunto stupefacenti. E poi il sesso: autoerotismo,questa volta, che il plaid con cui Lapo era coperto non sarebbe bastato a dissimulare. A fine serata i Bellavista rivestono Elkann con una tuta e lo mettono su un taxi con 50 euro per la corsa. Chissà quando lui ha capito di essere ripiombato nel tunnel del ricatto: non quando loro gli hanno chiesto un ringraziamento, avendo lui risposto con un pallone firmato dai giocatori della Juventus. Alla fine però i Bellavista si fanno capire, e il 19 luglio, dopo la mediazione con il collaboratore di Lapo, Carlo Shawn Nelson, incassano 30 mila euro per due cd con i video scabroso, il Nokia che li ha girati e la firma sotto una scrittura privata che fissa in 200 mila euro la penale in caso di accordi disattesi Ma poi i fratelli ci ripensano, forse illuminati sulle potenzialità dell'affare dal paparazzo milanese Fabrizio "Bicio" Pensa. La nuova richiesta è alta, 350 mila euro, e Lapo questa volta capisce subito e denuncia l'estorsione ai carabinieri. Intanto la trattativa va avanti e la cifra scende a 90 mila.

Ma quando il 2 dicembre Enrico Bellavista prende la busta nella camera 126 dell'hotel Four Seasons, scattano le manette. L'accusa è estorsione e tentata estorsione, come per suo fratello Giovanni, indagato. Nel frattempo, da intercettazioni e registrazioni, saltano fuori elementi che potrebbero far riaprire quell'indagine archiviata del 2010, quando Elkann, come sosteneva Corona, avrebbe sborsato 300 mila euro per far sparire certi scatti compromettenti: lui a Parigi, al Bois de Boulogne, con alcuni trans; lui a Milano, con la sua Ferrari gialla sotto la casa di un altro transessuale. Nel 2005, quando la sua vita sembrava finita in un vicolo cieco, Lapo aveva accanto Martina Stella, l'unica donna che abbia mai amato, come ha detto spesso. Oggi, dopo il lungo fidanzamento con sua cugina Bianca Brandolini d'Adda, la storia mordi e fuggi con la kazaka Go- ga Ashkenazi e quella di un anno con la blogger milanese Marsica Fossati, non ci sono donne stabilmente al suo fianco, al di là di qualche fugace apparizione, come quella recentissima della gallerista Carlotta Loverini Botta. Quando il 6 dicembre scorso sul Giorno il nome di Lapo Elkann è stato associato di nuovo a una storia di droga sesso e ricattati, lui era solo, come quel pomeriggio di aprile per strada. Si è limitato a un laconico post sulla sua pagina Faccbook: News of today is toilet paper oftomorrow, le notizie di oggi sono la carta igienica di domani. Ma forse quel domani non è ancora arrivato.


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