LARA ADRIAN IN TOUR
UN RESOCONTO TRA L'EMOZIONATO E IL DIVERTITO
A ROMA
by Maet
A volte i sogni si avverano. Magari non quelli ambiziosi, che custodiamo gelosamente nel nostro cuore, ma quelli piccoli, come passerotti che sbattono le ali nei primi tentativi di volo. E che ci regalano il sorriso inaspettato capace di rischiarare una giornata. Per me, questo fine settimana, è stato poter incontrare e presentare a nome di Isn’t It Romantic? un’autrice che amo molto e che dubitavo di aver mai l’occasione di conoscere, nonché condividere il mio entusiasmo e la mia passione con altre lettrici e lettori (sì, al maschile, avete letto bene). Dovermi mettere i tacchi per non sfigurare troppo con la scrittrice che è alta ha rappresentato un prezzo irrisorio da pagare.
A conclusione di un tour italiano fitto di date, Lara Adrian ha salutato lo stivale con due date romane: sabato alla libreria Fanucci e domenica alla libreria Nuova Europa ai Granai. In entrambe le occasioni, scortata dal marito, un gentleman nell’apparenza come nei modi, Lara è arrivata in perfetto orario, mostrandosi sorridente e disponibile anche se era veramente esausta. Qualche attimo prima di iniziare la presentazione le ho chiesto se stesse bene, perché appariva provata e lei mi ha soavemente risposto che la stanchezza non importava, le lettrici erano lì per vederla e dovevano avere il meglio da lei. La frase l’ho udita solo io, però in qualche modo è giunta a tutto il pubblico che ha percepito la sua generosità, la sua semplicità, la sua reale voglia di comunicare.
Coadiuvata dal traduttore, Lara non si è tirata indietro di fronte a nessuna domanda, nemmeno a quelle più pruriginose, tanto che a un certo momento ci siamo fatti delle crasse risate tutti insieme quando si è trattato di approfondire la questione “scene hot” e guerriero preferito con cui trascorrere una notte di passione” (io ho dichiarato il mio imperituro amore per Tegan, guadagnandomi sorrisetti di complicità da parte delle lettrici, ma Lara si è rifiutata di fornirmene i recapiti, peccato!).
Con molta sportività, la Adrian non si è risentita per i continui paragoni con la Ward, che ammira molto, dichiarando che ciascuna ha il suo stile peculiare e il suo universo narrativo e che c’è spazio per tutti; comunque ha smesso da tempo di leggere le recensioni ai suoi libri, rischiava di impazzire e per la sua tranquillità mentale preferisce astenersi, concentrandosi invece sulla scrittura nella quale si immerge al punto di dimenticare tutto il resto.
Gli argomenti trattati sono stati moltissimi e mi scuserete se ne ho tralasciati diversi; agitazione a parte ciò che porto con me di questi due incontri sono impressioni, immagini, tatuate nelle mia mente come i dermoglifi dei guerrieri della Stirpe.
La naturalezza della Adrian, la sua infinita pazienza nel firmare anche dieci copie a testa dei suoi romanzi e a farsi fotografare da chiunque glielo chiedesse anche più volte; l’atmosfera piacevole e piena di energia che si è creata in entrambe le librerie; l’attenzione a volte rapita degli spettatori; il colloquio spontaneo tra tutti noi; l’interesse genuino che correva in entrambe le direzioni: da noi a lei e da lei a noi; il confrontarsi senza paura o complessi anche su temi più alti e sulla letteratura di genere e non. Infine gli sguardi, una moltitudine composita, varia e intensa. I più belli per me: quelli tra la Adrian e il marito, simbolo di un’intesa profonda che dura da venticinque anni; lo sguardo finale di Lara mentre ci ringraziava dicendoci che le parole non bastavano ad esprimere la soddisfazione che noi come pubblico le davamo. Infine i nostri, quelli di noi lettrici e lettori, complici nel condividere il piacere segreto di un universo fantastico che ci rapisce e ci accompagna nella vita di tutti i giorni, sia tra di noi sia con colei che ci regala questo mondo parallelo in cui fuggire per sognare, emozionarsi e tornare sulla terra più carichi di prima.
Per coloro che non hanno potuto esserci qui di seguito troverete un piccolo divertente video, che include anche i saluti di Lara e poi diverse foto, tra cui una con le tre Grazie o forse con le tre dell’Ave Maria (senza pistole) Antonella, Vale e Maet. Fatevi due risate!
A BOLOGNA
by Elnora
Bologna ci ha accolto in una giornata di lavoro calda e afosa, e quando entriamo nella libreria scopriamo con piacere che già numerose fans hanno preso posto nell’attesa di Lara Adrian. Nel frattempo gironzoliamo pigramente fra gli scaffali: i libri della Stirpe di Mezzanotte occhieggiano ad ogni angolo, così come i cartelli che pubblicizzano l’incontro con l’autrice. Lara non si fa attendere e giunge sorridente in compagnia della traduttrice e di suo marito. A suo agio, allegra e disponibile, viene salutata da un pubblico di lettrici decisamente caldo e pieno di entusiasmo.
Lara pianifica, prende appunti e non scrive sull’onda delle emozioni; giunta ormai al decimo libro non si può più permettere di improvvisare nulla. E’ vincolata da un contratto per altri due libri e attualmente ha terminato il decimo, alla fine del quale ci ha confidato succederà qualcosa di radicale e oscuro, e io ho trovato musica per le mie orecchie. Gli spunti per le sue storie possono prendere vita da volti incontrati casualmente o da un brano musicale, in questo non si pone limiti. Non sono mancati momenti divertenti, soprattutto grazie al marito di Lara, persona di spirito e molto gentile. E’ lui che categorico, dopo che sua moglie trascorre circa quattro mesi chiusa in casa a scrivere in pigiama e con i capelli raccolti in una coda, se ne esce con un netto “ ok, usciamo!”. Del resto un uomo che deve convivere in casa con altri dieci guerrieri vampiri non può che meritare la nostra comprensione. Certo pare che anche lui non si faccia mancare niente, perché sornione ha dichiarato che dal canto suo non esiterebbe a occuparsi delle protagoniste femminili. Difficile strappare spoilers all’autrice: aspettiamoci un matrimonio e i riti legati alla nascita nei libri a venire.
Piccola curiosità: Lara ha rivelato che il nome Tegan, che lei ha conferito ad uno dei personaggi più virili e prestanti, è in realtà un nome femminile…Ma come sceglie i nomi Lara? Semplice-
La traduttrice ha poi purtroppo battuto il tempo, decretando la fine della piacevolissima chiacchierata e spiegando che Lara è attesa per le 18 dello stesso giorno a Firenze. Si sono quindi aperti i battenti degli autografi dei libri: molte lettrici si sono presentate cariche non solo di entusiasmo e di ammirazione, ma anche di numerose copie di libri della serie. Però alcune di loro hanno stupito l’autrice con molto di più. C’e’ chi le ha regalato un bellissimo libro illustrato della città di Bologna insieme alla storia del tortellino (è giusto farsi un po’ di sana cultura culinaria, o no?), entrambi rigorosamente bilingue, italiano e inglese. Un altro gruppo di ragazze invece le ha offerto un bellissimo grembiule da cucina con le cover dei suoi libri. Lara ha ringraziato deliziata e felicissima, mentre il marito non esitava a immortalare questi momenti con la sua macchina fotografica. Inesorabilmente giunge il momento dei saluti, mentre l’autrice si ritira con le vincitrici del concorso che metteva in palio incontri esclusivi con l’autrice, beate loro! Noi ci apprestiamo a lasciare la libreria non prima di aver effettuato un ultimo giro di perlustrazione fra le novità e scambiato consigli con alcune lettrici. Usciamo tenendoci strette le copie autografate e i ricordi.