La partita
Non è certo la Roma delle migliori occasioni quella vista stasera contro una Sampdoria gagliarda e tosta. Solito primo tempo per gli uomini di Garcia che controllano e palleggiano senza creare grossi pensieri alla difesa blucerchiata. Al 33’ Maicon alza bandiera bianca, al suo posto Dodò. Nella ripresa è Garcia ad abbandonare la nave, espulso per un applauso ironico nei confronti dell’arbitro, reo, a suo avviso, di non aver fischiato un fallo su Marquinho. Quello che impressiona della squadra capitolina è che, nonostante oggi non brilli per un gioco spumeggiante, gioca come fosse un sol uomo. La squadra attacca in undici e difende in undici, un piacere vederla. A sbloccare il risultato ci pensa l’uomo che non ti aspetti, Benatia. Dopo una cavalcata attraverso tutto il campo e un paio di triangoli riusciti, il marocchino entra in area, viene atterrato, ma lui non molla e, da terra, conclude alle spalle di Da Costa. A due minuti dal termine del tempo regolamentare la Roma chiude i conti con un contropiede da manuale: Totti, Pjanic e Gervinho in un tre contro tre, palla al capitano che al limite dell’area allarga alla sua sinistra per l’ivoriano che incrocia alle spalle del portiere blucerchiato. Roma 2 Sampdoria 0, testa della classifica confermata e record abbattuto. Meglio di così…
Sampdoria-Roma 0-2 65′ Benatia 89′ Gervinho
SAMPDORIA: Da Costa; Costa (35’ s.t. Barillà), Mustafi, Gastaldello; De Silvestri (29’ s.t. Pozzi), Obiang, Kristicic, Wszolek (17’ s.t. Bjarnason), Gavazzi; Sansone, Gabbiadini. All.: Rossi.
ROMA: De Sanctis; Maicon (34’ Dodò), Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Gervinho, Borriello (39’ s.t. Florenzi), Marquinho (17’ s.t. Totti). All.: Garcia.
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