Latina: arriva Daniel Leone, il portiere sopravvissuto all’incubo-tumore

Creato il 04 dicembre 2015 da Agentianonimi

Fonte foto: strettoweb.com

Strana bestia la vita. Un momento prima sei in campo per giocare contro il Matera, un momento dopo arriva un forte mal di testa, di quelli che ti mandano in ospedale perchè non riesci proprio a fartelo passare, e la diagnosi è agghiacciante: tumore al cervello, da operare all’istante perchè se no… Beh, avete capito.

Daniel Leone ha vissuto tutto questo in una serata d’ottobre del 2014, e da quel momento, soprattutto dopo che era stato costretto a sostenere un duro ciclo di chemioterapia, in pochi avrebbero scommesso su un suo ritorno al calcio, anzi, in pochissimi. Poi, a marzo, la liberazione, arrivata sotto forma dell’autorizzazione del medico per tornare ad allenarsi e saggiare il terreno da gioco: ”non c’è miglior medicina dello sport che ami”, sono state più o meno queste le parole del dottore, ma il lento e graduale ritorno al calcio giocato non è bastato al portiere classe ’93 per guadagnarsi un rinnovo con la Reggina (che tra l’altro è fallita ed ora gioca in D col nome di Reggio Calabria).

E così Leone si è trovato svincolato, senza squadra e con la spada di Damocle del tumore vissuto a fine 2014 ad allontanare molte pretendenti, almeno fino alla chiamata del Latina: i pontini cercavano un portiere affidabile e talentuoso che potesse sopperire da un lato all’assenza dell’infortunato (e titolare) Di Gennaro, e dall’altro alle insicurezze di Farelli, che si è mostrato tutto tranne che impeccabile, come peraltro era già successo nell’avvio della scorsa stagione, ed il giovane Daniel corrispondeva perfettamente all’identikit cercato dai pontini.

Giovane, voglioso di emergere e mettersi in mostra, ma soprattutto con il fuoco dentro, dopo aver vinto la più dura delle battaglie: una settimana di prova e via, ecco il contratto fino al 30 giugno 2016, che è stato formalizzato quest’oggi dal Latina. Leone ufficialmente partirà dietro a Farelli e potrebbe non trovare moltissimo spazio, ma la sua storia rappresenta uno dei pochi raggi di luce del calcio italiano, e meritava di essere raccontata: se poi l’ex Reggina dovesse trovare minuti e spazio in nerazzurro (almeno fino al ritorno dell’interista, che è forse il miglior portiere della B), beh, la cosa non ci stupirebbe affatto.

D’altronde, cosa vuoi che sia partire dalla panchina, dopo che hai battuto l’avversario più stronzo e subdolo che possa capitarti in una vita intera? Daniel Leone conosce benissimo la risposta a questa domanda, ed è pronto a risorgere definitivamente, come l’Araba Fenice…


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