Il 62enne marsalese Vincenzo Denaro è stato arrestato dalla polizia a Torino dopo un paio di mesi di latitanza
Trasferitosi alcuni decenni addietro nel capoluogo piemontese dal 1972 ha fatto incetta di procedimenti penali: per associazione mafiosa, sequestro di persona a scopo di rapina, tentato omicidio, reati contro il patrimonio (rapina, ricettazione, riciclaggio ed estorsione), fatti di droga e armi.
E' parente dei fratelli Francesco e Vincenzo Denaro, entrambi uccisi a Marsala nei primi anni '80. Sul capo del pregiudicato pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di droga (hashish). Nell'appartamento in cui si nascondeva, in strada Antica di Grugliasco, la polizia ha trovato anche una pistola. Denaro era ricercato dal mese di aprile. Le ricerche erano risultate a lungo infruttuose, sino a quando gli investigatori sono riusciti a localizzare in un alloggio locato a nome di un suo ex coimputato. Sono stati, quindi, svolti servizi di appostamento e pedinamento che hanno consentito di scoprire il suo rifugio. La svolta quando è stato visto arrivare nei pressi dello stabile sotto controllo il fratello dell'ex coimputato di Denaro. Dopo una decina di minuti, l'uomo è uscito dal portone in compagnia del ricercato. Vincenzo Denaro è stato, quindi, bloccato. Perquisito il suo «covo», sul comodino della stanza da letto la polizia ha trovato una pistola e munizioni. Ed, inoltre, due fondine e alcune migliaia di euro in contanti. Denaro era, invece, privo di telefono cellulare. Nel 1989, il pregiudicato fu arrestato per il tentato omicidio di un agente di custodia. Ha subito, inoltre, condanne per rapine a mano armata commesse in Germania, nonché per una rapina ad un orafo di Vicenza, culminata con un conflitto a fuoco nel corso del quale rimase ucciso il suo complice. Nel 2005, infine, fu arrestato, sempre dalla Squadra mobile, per un'altra una rapina commessa a Torino.