“Quello che passa in radio lo decidono le radio… secondo loro Troppo tempo non era radiofonica. Non è tutto così semplice. Inoltre non passare in radio non significa molto per alcuni cantanti. Alcuni non si sentono mai in radio ma riempono gli stadi. Ognuno ha il suo pubblico. C’é gente che è prima in classifica in radio e non riesce a riempire un teatro… non significa nulla. E´molto difficile capire e spiegare questo mestiere… perché non si può. Va a fortuna, molto spesso. Sono anni che lo dico. Le scelte che faccio le faccio tutte con il cuore, a volte riflettendo tanto a volte con l’istinto. A volte scegliendo brani chiamati – radio friendly – ( Limpido, Benvenuto, Non c’é) e altre volte uscendo con brani mai entrati nei primi 10 in classifica radiofonica (Vivimi, invece no, Non ho mai smesso, Incancellabile, In assenza di te…) eppure sono qui. E ciò che scrivo e canto in un disco sono io.“E in un altra riposta Laura ha voluto andare ancora più a fondo alla questione:“Avete notato che più di 3 singoli (quando va bene) non passano in radio da un solo disco…? Non so se è vero ma… le case discografiche dicono che dopo 2 singoli il disco diventa – vecchio -! Oh signor! Io penso che dentro il mondo delle radio ci siano ancora dei professionisti capaci. Credo che alcune radio abbiano una programmazione stupenda, altre magari hanno delle regole da seguire per cui dopo un po’ di mesi devono rinnovare la musica e come sapete, di musica ce ne è tantissima“.Poi da un consiglio a tutti gli artisti, affermando che è giusto che ognuno esca con la canzone che meglio lo/la rappresenta, al di là delle dinamiche delle radio…“Poi c’è il casino che ha combinato internet, la pirateria, la musica non vende più, le discografiche se la fanno sotto, rischiano di chiudere da un momento all’altro, si aggrappano all’unica cosa che possono… purtroppo… il passaggio in radio… ma alcune canzoni meravigliose, non fanno ZUM ZUM ZUM ZUM… e in radio non passano con facilità. E´giusto che ogni cantante esca con una canzone che si sente dentro come la più importante in quel momento. E così farò anche stavolta. E forse farò una scelta per molti giusta e per molti sbagliata. Resta il fatto che io non ho mai cantato qualcosa che non mi appartenesse, e non sono mai uscita con singoli che non fossero strettamente legati alle mie emozioni…“
E aggiungo che ha sempre uno stile unico nella sua semplicità. Laura pausini è sicuramente una delle cantanti italiane più famose nel mondo, molti l'hanno desiderata e avuta in famose trasmissioni dal The Voice spagnolo a quello messicano, per finire a "La Banda" da settembre in onda in America dove sarà insieme a star come Ricky Martin uno dei giudici dello show. 41 anni e una vita ricca di successi, come quello che sarà il suo nuovo album "Simili", dove la cantante ha affermato recentemente di non voler cambiar stile musicale. Stamattina Laura ha risposto alle moltissime domande che i suoi fan, con i quali ha un rapporto davvero speciale e rispettoso, le hanno rivolto specificando perchè alcuni dei brani molto belli non diventano singoli.
“Quello che passa in radio lo decidono le radio… secondo loro Troppo tempo non era radiofonica. Non è tutto così semplice. Inoltre non passare in radio non significa molto per alcuni cantanti. Alcuni non si sentono mai in radio ma riempono gli stadi. Ognuno ha il suo pubblico. C’é gente che è prima in classifica in radio e non riesce a riempire un teatro… non significa nulla. E´molto difficile capire e spiegare questo mestiere… perché non si può. Va a fortuna, molto spesso. Sono anni che lo dico. Le scelte che faccio le faccio tutte con il cuore, a volte riflettendo tanto a volte con l’istinto. A volte scegliendo brani chiamati – radio friendly – ( Limpido, Benvenuto, Non c’é) e altre volte uscendo con brani mai entrati nei primi 10 in classifica radiofonica (Vivimi, invece no, Non ho mai smesso, Incancellabile, In assenza di te…) eppure sono qui. E ciò che scrivo e canto in un disco sono io.“E in un altra riposta Laura ha voluto andare ancora più a fondo alla questione:“Avete notato che più di 3 singoli (quando va bene) non passano in radio da un solo disco…? Non so se è vero ma… le case discografiche dicono che dopo 2 singoli il disco diventa – vecchio -! Oh signor! Io penso che dentro il mondo delle radio ci siano ancora dei professionisti capaci. Credo che alcune radio abbiano una programmazione stupenda, altre magari hanno delle regole da seguire per cui dopo un po’ di mesi devono rinnovare la musica e come sapete, di musica ce ne è tantissima“.Poi da un consiglio a tutti gli artisti, affermando che è giusto che ognuno esca con la canzone che meglio lo/la rappresenta, al di là delle dinamiche delle radio…“Poi c’è il casino che ha combinato internet, la pirateria, la musica non vende più, le discografiche se la fanno sotto, rischiano di chiudere da un momento all’altro, si aggrappano all’unica cosa che possono… purtroppo… il passaggio in radio… ma alcune canzoni meravigliose, non fanno ZUM ZUM ZUM ZUM… e in radio non passano con facilità. E´giusto che ogni cantante esca con una canzone che si sente dentro come la più importante in quel momento. E così farò anche stavolta. E forse farò una scelta per molti giusta e per molti sbagliata. Resta il fatto che io non ho mai cantato qualcosa che non mi appartenesse, e non sono mai uscita con singoli che non fossero strettamente legati alle mie emozioni…“
E poi qualcuno le chiede "cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo album SIMILI?" “Ogni disco è diverso ma sempre mio, quindi non cambio stile, ho 41 anni, quando scelgo o scrivo, lo faccio per come sono… e io sono cresciuta, mai cambiata“.Amo profondamente la Pausini, non solo per le sue canzoni, ho cominciato ad amarla relativalemte tardi dal 1999, mi piace per la sua umiltà che in molti cantanti si va perdendo, per il rispetto che sempre la contraddistingue e per la sua voce che per quanto mi riguarda mi fa vibrare le corde dell'anima. Attendento SIMILI..in bocca al lupo Laura.
“Quello che passa in radio lo decidono le radio… secondo loro Troppo tempo non era radiofonica. Non è tutto così semplice. Inoltre non passare in radio non significa molto per alcuni cantanti. Alcuni non si sentono mai in radio ma riempono gli stadi. Ognuno ha il suo pubblico. C’é gente che è prima in classifica in radio e non riesce a riempire un teatro… non significa nulla. E´molto difficile capire e spiegare questo mestiere… perché non si può. Va a fortuna, molto spesso. Sono anni che lo dico. Le scelte che faccio le faccio tutte con il cuore, a volte riflettendo tanto a volte con l’istinto. A volte scegliendo brani chiamati – radio friendly – ( Limpido, Benvenuto, Non c’é) e altre volte uscendo con brani mai entrati nei primi 10 in classifica radiofonica (Vivimi, invece no, Non ho mai smesso, Incancellabile, In assenza di te…) eppure sono qui. E ciò che scrivo e canto in un disco sono io.“E in un altra riposta Laura ha voluto andare ancora più a fondo alla questione:“Avete notato che più di 3 singoli (quando va bene) non passano in radio da un solo disco…? Non so se è vero ma… le case discografiche dicono che dopo 2 singoli il disco diventa – vecchio -! Oh signor! Io penso che dentro il mondo delle radio ci siano ancora dei professionisti capaci. Credo che alcune radio abbiano una programmazione stupenda, altre magari hanno delle regole da seguire per cui dopo un po’ di mesi devono rinnovare la musica e come sapete, di musica ce ne è tantissima“.Poi da un consiglio a tutti gli artisti, affermando che è giusto che ognuno esca con la canzone che meglio lo/la rappresenta, al di là delle dinamiche delle radio…“Poi c’è il casino che ha combinato internet, la pirateria, la musica non vende più, le discografiche se la fanno sotto, rischiano di chiudere da un momento all’altro, si aggrappano all’unica cosa che possono… purtroppo… il passaggio in radio… ma alcune canzoni meravigliose, non fanno ZUM ZUM ZUM ZUM… e in radio non passano con facilità. E´giusto che ogni cantante esca con una canzone che si sente dentro come la più importante in quel momento. E così farò anche stavolta. E forse farò una scelta per molti giusta e per molti sbagliata. Resta il fatto che io non ho mai cantato qualcosa che non mi appartenesse, e non sono mai uscita con singoli che non fossero strettamente legati alle mie emozioni…“