Laurea ad honorem della Bicocca a Paolo Fresu
di Massimo PogginiL’Università di Milano-Bicocca ha conferito questa mattina la laurea magistrale honoris causa in Psicologia dei processi sociali, decisionali e dei comportamenti economici al jazzista Paolo Fresu.?? Nella motivazione si legge che la laurea gli è stata assegnata «Per aver dedicato la sua arte alla promozione della cultura nelle comunità e nei gruppi della sua terra, attivando le relazioni sociali che si pongono a fondamento della convivenza; ha così favorito il benessere di tali collettività, benessere che dipende da fattori psicosociali e non solo da fattori economici. Fresu ha dimostrato così la potenza comunicativa della musica, in quanto forma simbolica, coniugando in un rapporto originale e fecondo il jazz e la cultura folklorica sarda».
«Produrre cultura» ha detto Paolo Fresu nella lectio intitolata L’impossibile possibile, «non significa solo generare economia, ma promuovere l’uomo, prima ancora di ciò che egli produce. Pensiamo all’enorme numero di giovani che leggono, scrivono, dipingono, fotografano, vanno a teatro, suonano o recitano e scoprono il mondo attraverso l’arte. Giovani che non solo scoprono la realtà grazie ai linguaggi creativi ma che, attraverso questi, vedono il mondo (e i suoi problemi) con lucidità e sgombri dai pregiudizi e dagli steccati che l’architettura della società odierna ci impone. Sono loro i giovani del futuro. Quelli che dovranno cambiare le regole e che avranno il compito di tracciare strade meno tortuose di quelle attuali. Cultura è
Fresu ha concluso la sua lectio con una perfomance che è stata una sorta di piccolo compendio tascabile di storia della musica nel corso del quale i suoni preregistrati delle sordine e delle trombe hanno incontrato quelli “live” in un viaggio all’interno della storia e delle geografie.??Tra il pubblico che ha seguito la cerimonia, interamente trasmessa in streaming sul sito unimib.it, c’erano, fra gli altri, Ornella Vanoni, Caterina Caselli, il neo-assessore alla cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno.
Per l’occasione, è stata anche allestita una mostra, dal titolo Time in jazz. Una terra in musica che, attraverso un percorso di immagini e video, racconta i 25 anni del festival di Berchidda e ne ripercorre la storia attraverso manifesti, locandine, brochure e filmati d’autore.
FONTE: http://pensieri-parole.max.gazzetta.it