Laurent Gagbo, il clown che uccide

Creato il 21 marzo 2011 da Dragor

  INCREDIBILE, è ancora là. Non si muove di un millimetro. Insensibile alle pressioni dlel’ONU, sordo alle esortazioni dell’Unione Africana, refrattario alle suppliche dell’Unione Europea, Laurent Gbagbo ha perso le elezioni presidenziali in Costa d’Avorio ma non molla la presidenza. Costringe il legittimo presidente Alassane Ouattara, riconosciuto dalla comunità internazionale, a starsene barricato in un albergo e dà sistematicamente la caccia a coloro che lo hanno votato. Per colpa sua nel paese è scoppiata una sanguinosa guerra civile che provoca centinaia di morti.  L’altro ieri la sua polizia ha sparato su un gruppo di donne che manifestavano per Ouattara,  ammazzandone una decina. E questo pagliaccio sanguinario  compare a RTI, la sua televisione, sghignazzando alle spalle del legittimo presidente  Ouattara che “è costretto a stare barricato in albergo perché, se mette fuori il naso, glielo tagliamo”, parole testuali, e minacciando i “ribelli” di annientamento totale. Ma quali ribelli? Il ribelle è lui, gli altri sono lo stato.

   COPE GHEDDAFI, questo buffone cerca di confondere le carte dicendo che la Costa d’Avorio "non si lascerà mai imporre un presidente voluto dagli stranieri”, come per dire che la legittima scelta democratica degli ivoriani è in realtà un’operazione neocolonialista. No, caro, gli stranieri, non c’entrano. Ouattara lo hanno scelto i tuoi compatrioti e tu ti devi togliere dai piedi. Sei di troppo. Più il tuo grosso culo resta incollato alla sedia che occupi illegalmente, più gente muore. D’accordo, la Costa d’Avorio non produce petrolio e chi caccerà l’usurpatore guadagnerà al massimo qualche sacco di cacao. Ma con tutte le bombe che si sganciano sul paese di Gheddafi per proteggere i cittadini della Libia, non ce ne sarebbe almeno una da mollare sulla zucca di Laurent Gbagbo per proteggere i cittadini della Costa d’Avorio?

   Dragor


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