Lavorare alle poste, in Inghilterra, può essere una favola

Da Massmedili

 4,5/5

L’espediente narrativo è lo stesso di Provaci ancora Sam di Woody Allen (che non era il regista del film, ma era l’autore della commedia da cui era tratto), ovvero il più grande eroe del protagonista che gli comnpare accanto per ispirarlo e guidarlo nelle difficoltà della vita. Solo che qui dietro la macchina c’è Ken Loach, solitario cantore del proletariato inglese. Dunque lo spirito guida del protagonista non può essere Humphrey Bogart come per l’intellettuale cinefilo newyorkese, ma è Eric Cantona già star del Manchester calcio e probabilmente uno dei giocatori più amati degli ultimi 30 anni in Inghilterra che ha accettato tranquillamente di interpretare sé stesso.

Il risultato è una commedia toccante, che più che dalla penna di Family Life Loach sembra uscita da quella di un redivivo Frank Capra in salsa inglese.

Il protagonista è un postino di mezz’età a cui la vita ha riservato solo ceffoni: s’è mollato con la prima moglie che ancora adora, la seconda gli ha lasciato due figliastri teppisti di cui uno si caccia in guai grossi. Lui soffre di depressione e crisi di panico. Prima parte con ritratto dello squallore metrobolitano britannico contemporaneo assolutamente tipico, che ricorda il vecchio arrabbiato Loach delle depressioni senza fondo anni Settanta e primi Novanta.

Fortunatamente il protagonista ha il suo idolo Cantona che gli parla e soprattutto dei colleghi solidali e gentili che tentano di aiutarlo (questa è la parte più favolistica: nell’Italia di oggi i colleghi tenterebbero di mobbarlo, l’azienda di licenziarlo, e la petizione di orgoglio del finale “perché sono un postino!” avrebbe veramente poco senso).

Lieto fine corale garantito, cattivoni puniti in maniera creativa (e sputtanati su You Tube), amore della moglie ritrovato e anche rispetto dei figli. Un lieto fine è possibile, basta crederci e non  demordere, fidarsi delle persone che ti stanno attorno e nelle istituzioni ancora solide come le poste inglesi…

Ma è veramente così? Il lieto fine non era più verosimile con il New Deal dei tempi di Capra piuttosto che con lo squaqueramento delle coscienze e dei cervelli contemporaneo?

Loach mica nasconde la situazione di partenza, che è uno schifo. Anzi, è uno dei pochi (come i Chumbawamba nella musica) a continuare a sventolare una bandiera tendente al rosso nel Regno Unito. Ma, giustamente, sottolinea che se nemmeno ci si prova fa a finire a schifo per forza…

Rasserena il cuore e lascia un po’ di speranza anche per noi, malgrado l’evidente peggior stato delle poste nostrane.


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