Il primo impegno della politica, il primo passo per la dignità
Qual è il modo per far rinascere, nel cittadino, la fiducia verso le istituzioni, il governo, la politica? Qual è il modo per sradicare la diffidenza nei confronti di una classe politica al cui interno hanno militato, e in alcuni casi ancora militano, personaggi corrotti o ambigui? Le risposte alle domande incipitarie si preannunciano complesse e richiedono, quindi, un’acuta osservazione; ma prima di ricorrere ad una buona lente d’ingrandimento, mi urge fare una premessa. Queste, così come altre pagine, sono rivolte soltanto alle persone oneste. Quante ce ne siano in Italia, o nel mondo intero, non è dato sapere; gli istituti di ricerca (ad esempio l’Istat, il Censis…) non possono aiutarci in tal senso.
Basterebbe, quindi, diffondere questo straordinario pensiero affinché si ristabilisse la fiducia, ma sappiamo che non è così, o almeno che finora non è avvenuto, o peggio ancora che molti hanno la percezione che non possa più avvenire. È proprio per questi motivi che ho citato questa frase, che per me rappresenta il primo passo nel senso giusto, quel senso tracciato da uomini che hanno lavorato – fino alla morte – per tutti noi, in rappresentanza dello Stato, prima fra tutte le istituzioni. Il senso profondo di quella frase, in cui le parole “ruoli” e “uomini” assumono valori immensi, è incarnato alla perfezione da tutti i cittadini che compiono il loro dovere, con dedizione verso il prossimo e, oggi più che mai, con estremo sacrificio.
- Articolo di Antonio Capolongo. Per saperne di più vai al link sottostante: