Lavorazioni in plexiglass: le 3 fasi di un progetto di design trasparente

Creato il 10 ottobre 2013 da Designtrasparente

"Le idee sono come onde. Ne vedi passare tante, le guardi, le lasci andare, ma poi arriva quella che senti tua, la vedi nascere, ingrandirsi e crescere sotto di te e cavalcarla diventa la cosa più naturale del mondoCome nascono le nostre idee?

È  la prima domanda che viene in mente quando si parla di creatività e di design. Le onde sembrano il modo migliore di spiegare come avviene un processo creativo e come un'idea può trasformarsi in un progetto.

Ma prima delle idee ci sono le sensazioni e le intuizioni, che possono arrivare da ogni dove e nei momenti più strani: quando sei in macchina o sull'autobus, mentre cucini, mentre sei al bagno o quando fai una passeggiata. Niente a che vedere con il design, o almeno così potebbe sembrare. Il bello della creatività e della nascita di un progetto è proprio questo: quando sei seduto sul tavolo dello studio o davanti al laptop, non puoi pensare di "pensare". Ti siedi soltanto nel momento in cui l'idea è già lì, pronta per essere cavalcata. Diceva John Lennon "la vita é quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri programmi".  Ebbene, anche per le idee è così. Ma andiamo per ordine anzi, per fasi. Fase 1 La richiesta  Analizziamo i bisogni del mercato e dei clienti. Qual è lo stile in voga? Qual è la richiesta più frequente dei clienti che vogliono personalizzare i loro arredi? Come possiamo noi designer soddisfare le esigenze di tutti? E qual è il tocco caratteristico che potremmo aggiungere noi di Design Trasparente per migliorare il brand? Fase 2 Lo studio Nessuno può pensare di partire da se stesso. La fase di studio è la fase durante la quale si prendono in considerazione le ricerche e i lavori degli altri, grandi e piccoli. In particolare, si analizzano i punti di forza e i dettagli futili, che vanno poi eliminati o migliorati. Oppure si cerca una nuova funzione utile che nessuno ha mai analizzato o sviluppato. E si lavora su quello. Fase 3  Una volta raccolte tutte le informazioni descritte nelle prime due fasi, si passa alla ricerca (molto spesso involontaria) delle idee. L'unico modo per spiegare questa fase è dare un consiglio: osservare, captare e raccogliere spunti e stimoli di qualunque tipo, per poi poterli fissare su un foglio di carta. Ed ecco il perché delle onde.
Le onde nascono e muoiono, come le idee. Le onde nascono naturalmente e in modo fluido, come gran parte delle buone idee. 

Le onde sembrano tutte uguali, ma in realtà non lo sono: e allora come si riesce a capire quella che bisogna surfare?

Da buon surfista, conosco la sensazione che si ha quando all’orizzonte arriva l’onda giusta, quella che ti darà la spinta per arrivare fino a riva. 

Apparentemente è uguale a tutte le altre, ma quando la senti crescere sotto di te capisci che è quella giusta, e inizi a remare, non vuoi fartela scappare, fai di tutto per prenderla e cavalcarla e, una volta che ci sei sopra, viene tutto naturale. È l'onda che ti aiuterà ad andare avanti con la sua propulsione e tu non dovrai fare altro che volarci sopra! Questo succede anche con un progetto.

Quando hai un’ idea o un intuizione, capisci spontaneamente che è quella giusta, la senti tua, allora cerchi in tutti i modi di difenderla e di svilupparla. 

Cerchi la forma giusta, il materiale ideale, pensi a chi dovrà utilizzare quel prodotto e a come dovrà utilizzarlo.

All’inizio il progetto è una massa informe, ma poi, con il passare del tempo, tutti i pezzi combaciano. Il progetto diventa chiaro, quasi tangibile e si trasforma in qualcosa che potrebbe migliorare la vita, che regalerà una sensazione positiva anche quando non verrà usato. 

L'oggetto in questione non sarà solo un oggetto o un banale pezzo d'arredo, ma sarà un oggetto che racconta una storia. La storia di chi lo ha pensato, progettato e prodotto. Racconterà  e porterà con se le stesse vibrazioni  percepite dal progettista e dall'artigiano.

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