Con l'arrivo dell'autunno, un classico sono i lavoretti in tema da fare con i bambini.
La natura in questa stagione ha dei forti cambiamenti, sia nei colori che alla vista: colori caldi, sul tono dell'arancio e del marrone, tappeti di foglie secche e aghi di pino nei parchi e inevitabilmente alberi solo con rami.
In questo addormentarsi della natura, sono molti gli spunti che permettono di spiegare ai più piccoli "perché accadono certe cose".
La classica domanda è "Mamma perché le foglie cadono?"
Cercando di usare parole più semplici possibili, la mia risposta è stata: "l'albero prende energia dal sole caldo, così quando arrivano i primi freddi l'albero decide di liberarsi delle sue foglioline per risparmiare energia per quando sarà freddo freddo e nevicherà".
Che dite, puo' andare bene questa spiegazione ad una bimba di 4 anni?
A conclusione della spiegazione, non può mancare un semplice e divertente lavoretto in tema: l'albero dell'autunno!
Per realizzarlo ho personalizzato l'idea di Mamma Sorriso del blog "Il sorriso dei miei bambini".
Per dare il giusto colore e la giusta sensazione al tatto alla sagoma dell'albero, ho pensato che l'idea migliore fosse quella di usare il materiale "vero" degli alberi: LA CORTECCIA.
La nostra maxi aiuola (o mini giardino???) invece di avere il prato, è ricoperta con la corteccia - quella che si vende a sacchi -, perciò qualche pezzettino è proprio quello che è servito a noi per rivestire il nostro albero.
Dopo aver spalmato l'albero di colla vinilica, Linda con il mio aiuto, ha realizzato il collage di corteccia che ha dato, secondo me, un bellissimo risultato.... quasi un albero vero.
Per farlo stare in piedi ho incollato sul retro del tronco, 2 rettangoli di cartoncini piegati a "ELLE", uno verso dietro e l'altro verso avanti, in modo da avere un piedistallo per sorreggere l'albero.
Per la porzione di terreno invece ho usato una custodia per CD sulla quale ho fissato con lo scotch l'albero.
Un po' di carta da pacchi mi è servita per ricoprire la custodia e nascondere il piedistallo, incartando tutto come un pacco regalo.
Dai resti di carta da pacchi ho ricavato le foglie secche, colorandole di marrone scuro. Il tocco finale sono stati gli aghi ti pino caduti sul terreno.
Con tutto questo parlare di foglie e alberi spogli...mi sono ricordata di questa poesia di Trilussa che ho imparato alle elementari:
FOGLIE GIALLE Ma dove andate, povere foglie gialle, come tante farfalle spensierate? Venite da lontano o da vicino? da un bosco o da un giardino? E non sentite la malinconia del vento stesso che vi porta via?
La farò sentire a Linda come fosse una filastrocca e magari avrà voglia di impararla!!