“Mmmhhh”.
Lawless è, in poche parole, un film in cui dei gangster cercano di difendere la loro distilleria, che si ingrandisce sempre più, dagli agguati della polizia corrotta. Il male, infatti, è incarnato dallo sceriffo appena arrivato in città: Charlie Rakes (Guy Pearce).
Il bene, invece, sono i tre fratelli Bondurant: Jack (Shia Lebeuf), Forrest (Tom Hardy) e Howard (Jason Clarke), che non potrebbero essere più diversi e più complementari tra loro. I guai cominciano infatti quando Jack, il più piccolo di loro, decide di entrare negli affari dei fratelli: trattare direttamente con i clienti senza calcolarne i rischi e portandosi a spasso il suo amico Cricket Pate (Dane DeHaan). Potrà mai morire, un eroe nascente desideroso di fare le scarpe allo sceriffo cattivo, da una parte, e di mostrare una volta per tutte ai fratelli maggiori che è in grado di essere un criminale, dall’altra? No. Potrà sembrare fuori luogo paragonare Lawless al Film di gangster per antonomasia, ma tutti siamo umani e tutti abbiamo bisogno di fare confronti. Il Padrino non è obsoleto a quarant’anni dalla sua uscita; Lawless, invece, corre speditissimo verso questo baratro – senza bisogno che passino quarant’anni – perchè la sceneggiatura, scritta da Nick Cave, apprezza molto i luoghi comuni, le battute proprio da gangster e così via; non ne è piena, ma ce n’è quanto basta per scuotere amareggiati la testa già dalla prima volta. È un peccato, perchè la storia si prende molto tempo per caratterizzare accuratamente i personaggi. Nel caso di Forrest, si tratta (tra l’altro) di un dettaglio che risulta comico nel ripetersi uguale nelle circostanze più diverse: un mugugno che è tutto il personaggio; Howard risulta molto credibile come burbero, pazzo, infido. Jack, invece, è un puledro che ha paura di correre, ma che quando ci è costretto non c’è più briglia che basti a frenarlo.
Scenografie, atmosfera e in generale la ricostruzione dell’ambiente è davvero precisa, come siamo soliti aspettarci e, soprattutto, come è lecito fare da un budget di circa 26 milioni di dollari. La storia, però, è sempre più importante. È una storia gradevole, nel complesso, ma prevedibile. Tutti ne abbiamo bisogno, qualche volta, ma è giusto riconoscerle per quello che sono: niente di imperdibile.
Ho già pubblicato quest’articolo su Cinema4Stelle.