Nell’estate del 1935 – in seguito alla morte improvvisa di Thomas Edward Lawrence, mondialmente noto come “Lawrence d’Arabia” – il produttore e regista Alexander Korda contatta il Foreign Office e il Colonial Office, a Londra. L’idea è di girare un film sulle gesta leggendarie del colonnello in Medio Oriente tra il 1916 e il 1918. L’interprete scelto è l’attore Leslie Howard.
Nel 1937 ci si mettono anche i turchi. Protestano perché il copione di “Rivolta nel deserto” li dipinge come elementi “crudeli e incivili”. Per gli inglesi è un problema spinoso. L’amicizia della Turchia è fondamentale agli interessi britannici nel Mediterraneo.
Il Foreign Office interviene e, dopo due anni di trattative riservate con Korda, riesce a convincere la “London Film” a modificare la sceneggiatura, riducendo la parte della vita di Lawrence in Medio Oriente a meno della metà della storia. Sono i funzionari del ministero degli Esteri inglese a vagliare attentamente lo script, allo scopo di renderlo “innocuo”.
Lo scoppio della Seconda guerra mondiale, nel settembre del 1939, manda il progetto in soffitta. Vent’anni dopo sarà il regista David Lean a dirigere il kolossal “Lawrence d’Arabia” con Peter O’Toole nel ruolo del colonnello. Il film esce nel 1962 e fa incetta di Oscar.
I documenti sono stati selezionati da Mario José Cereghino negli Archivi nazionali britannici di Kew Gardens (Surrey) e sono consultabili in copia digitale presso l’Archivio Casarrubea di Partinico (Palermo).
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