Lazzaro si salva sul disco.

Creato il 04 gennaio 2013 da Marte @CPiramidale

Dal Vangelo secondo "Concetto Piramidale" (11, 38).
38 Intanto "Amiga", ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra. 39 Disse "Amiga": «Togliete la pietra!». Gli rispose Marte, il fratello del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni.». 40 Gli disse "Amiga": «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria del Disco?». 41 Tolsero dunque la pietra. "Amiga" allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. 42 Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato.».43 E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!».44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, ed il volto coperto da un sudario. "Amiga" disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare.»...
No... Nonostante le apparenze, vi assicuro che non sono stato folgorato sulla via di Damasco dall'estasi mistica del "nerd". Semplicemente, rimembro in maniera oltremodo creativa il passato... :P
Nel dettaglio, qualche settimana fa riflettevo sull'era "Amiga"; un periodo felice durante il quale il concetto di "virus" era perlopiù campato per aria ed alimentava prevalentemente delle mirabolanti leggende urbane... Che quando si era ragazzetti, ognuno di noi ha avuto dei contatti più o meno fugaci con dei loschi figuri che millantavano delle conoscenze informatiche oscure ed alternative... Gente che, durante una discussione "videogiocolosa" a caso, si faceva improvvisamente circospetta, si guardava attorno con aria sospettosa e, dopo una pausa teatrale accuratamente studiata, si piegava lentamente verso di te e ti sussurrava all'orecchio: "Lo sai che c'è un virus che si salva nella batteria dell'orologio, che non lo togli più e dopo devi buttare via il computer?!".
Oppure: «State molto attenti con i dischetti... Se uno di loro è infetto e voi lo accostate imprudentemente a dei "floppy" sani, correte il rischio di propagare il contagio!!!».
Ah! Bei tempi!!! :D
A proposito... La storia di "Lazzaro" ve la ricordate, si?
No. Non il personaggio biblico morto e resuscitato... Non quello.
"Lazarus". Il fantomatico "virus" per "Amiga" che in realtà è una delle più grandi e persistenti leggende urbane della storia del suddetto periodo informatico...
No???
Ve la racconto io... :)

Mi propago e ti infetto!!!


Siamo negli anni novanta ed il "Commodore Amiga" è uno dei sistemi informatici che va per la maggiore. La macchina, votata prevalentemente all'intrattenimento videoludico, sedurrà milioni e milioni di adolescenti in tutto il mondo. Orde di ragazzini di tutte le etnie escono prepotentemente dalla preistoria dei videogiochi registrati sulle audiocassette ed entrano a grandi falcate nel mondo dei "floppy disks"; quadrangoli di plastica blu e metallo satinato che li accompagneranno per decine di anni, fino all'avvento dei "CD"... ;)
Il "floppy disk". Un supporto magnetico nuovo che, grazie alla velocità con la quale veniva letto ed alla grande quantità di dati che poteva contenere, contribuiva al successo dell'industria del videogame: un settore che in quegli anni era in fermento come non mai...

Si fermentava. Ah! Quanto si fermentava, al tempo!!! :)


Ma in tutta questa frenesia c'era una nota assai dolente, in verità: la qualità dei supporti magnetici non sempre era all'altezza dei capolavori che contenevano. (Soprattutto quando il "fai da te" andava per la maggiore e vivevi circondato da scatoloni contenenti svariate decine di dischetti vari ed avariati... ;) ). In tal senso, in questo contesto sovente capitava che qualche errore di troppo nascosto tra le tracce di un "floppy disk" si traducesse nell'ignominiosa schermata di una "Guru Meditation"...

Ohmmm...


...Ma quando il supporto bacato conteneva un programma oppure un videogioco pensato per funzionare nel contesto del tradizionale sistema operativo della macchina (il cosiddetto "Workbench") e si verificava un qualsiasi tipo di problema sul disco, il premuroso sistema operativo si intrometteva suggerendo all'utente di far visitare il malato dal suo medico di fiducia...

Toh! Chi si rivede!!!


Il "DiskDoctor" era un primitivo "tool" che, in linea teorica, avrebbe dovuto occuparsi di resuscitare i dati contenuti all'interno di "floppy disks" più o meno disastrati... In realtà, il "software" era abbastanza grezzo e disfunzionale. In primo luogo, era in grado di operare solo ed esclusivamente su dischetti in formato "AmigaDOS" standard. Secondariamente, il programma agiva direttamente sul disco sorgente, recuperando i dati e riscrivendoli automaticamente sul supporto originale (la qual cosa non è che fosse proprio una grandissima genialata... Della serie: se il disco è marcio, chiedimene uno sano per trascrivere i dati che sei riuscito a recuperare, no!? Se ce li riscrivi sopra, facile che il "floppy" imputridisce ancora di più!!! :D ).
Ad ogni buon conto, questo è fondamentalmente il fulcro della leggenda urbana che ruota attorno al "Lazarus Virus".
Al tempo, si narrava di un fantomatico "maleware" in grado di rendere totalmente inutilizzabile un disco. Nonostante l'azione di questo spietato assassino fosse rapida e silenziosa, le sue vittime erano facilmente riconoscibili grazie alle tracce lasciate sul luogo del delitto dall'ignobile sterminatore. Nella fattispecie, tutti i dischi distrutti dal suddetto "virus" venivano rinominati "Lazarus"...
Ora, si da il caso che anche il succitato "DiskDoctor" rinominasse i "floppy disks" da lui "recuperati"...
Provate ad indovinare che nome utilizzava...
ESATTO! "LAZARUS"!!! :)
Morale della favola: Pinco Pallino riscontra dei problemi con il gioco "X" o con il programma "Y". Pallino non si demoralizza e, forte delle sue competenze informatiche (o convinto dai suggerimenti del sistema... ;) ), da in pasto il disco problematico al suo fido "DiskDoctor", nella speranza che il "tool" riesca a salvare il salvabile. Non si sa mai... A questo punto, se il disco in questione conteneva un videogioco registrato con un sistema di salvataggio dei dati differente dal canonico "AmigaDOS System", il "DiskDoctor" lo disintegrava senza ritegno, traducendo il tutto nel formato "AmigaDOS" standard e destrutturando il disco rispetto a quello che era in origine... Se, diversamente, il "floppy" era in formato "AmigaDOS", era facile che comunque al termine dell'operazione non funzionasse ugualmente perché il "DiskDoctor" si limitava a sovrascriverlo di brutto, ignorando eventuali problematiche di natura fisica del supporto magnetico stesso...
Ad ogni modo, in entrambi i casi il disco risultante si chiamava "Lazarus" e Pinco si spaventava a morte perché suo cugino glielo aveva preannunciato: «Il temibile "Lazarus virus" ti infetterà irrimediabilmente l'"Amiga"! Si salverà nella batteria tampone e non lo toglierai mai più, neanche col candeggio!!!». :D

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