Ammesso che si abbia talento, queste sono le 10 regole dello scrittore al tempo del Web: secondo me.
Naturalmente sono da considerarsi come spunto di riflessione, nate in una notte di scarso sonno.
- chi possiede la parola ha in pugno le redini della propria vita;
- farò in modo che la mediocrità non faccia mai parte della mia scrittura;
- scriverò pensando ai miei contemporanei, e soprattutto a chi mi leggerà tra 60 anni;
- avrò per il lettore il massimo rispetto. Per questo mi impegno a scrivere anche di cose che lui non vorrebbe leggere;
- la scrittura è un apprendistato continuo;
- se aprirò un blog, o ricorrerò a uno degli strumenti sociali offerti dal Web (Twitter, Google+), lo farò per conversare;
- non giudicherò in base al successo, alle vendite, al consenso, ma all’impegno e all’onestà;
- i DRM o lucchetti digitali non rappresentano la soluzione ma sono il problema;
- il libro elettronico è un bene, per questo occorre promuovere formati aperti che possano girare su qualsiasi dispositivo senza intralci o seccature per il lettore;
- interesse, efficacia e valore saranno i cardini del mio scrivere.