« Non scrivere mai un annuncio che non vorresti che fosse letto dalla tua famiglia. Non racconteresti bugie a tua moglie. Non raccontarle alla mia. » (David Ogilvy)
L’idea è nata così: dopo giorni di intenso lavoro, butto un’occhiata alla mia moleskine e trovo ancora lì bello intonso un appuntamento che rimando di giornata in giornata. Non avevamo detto che rimandare è sconsigliato? Beh delle volte me ne dimentico anche io.
L’idea è quella di creare una landing page invitante per EssereFreelance, diciamocela tutta, a questo punto se la merita no? Butto giù qualche idea sul mio solito foglietto di carta bianca e salta fuori dalla mia testa che alle volte pare proprio un cilindro, non un coniglio, non una colomba, non un fazzoletto colorato o 10 mutante legate le une con le altre. Quel che salta fuori sono i 10 precetti del buon copy freelance: insomma quelle regole che ciascuno tacitamente si da e che qualcuno ad un certo punto della sua vita decide di mettere su carta o su pietra. A seguirli forse non si andrà nel paradiso dei freelance, a patto che esita, ma almeno ci si può tirar fuori dal purgatorio fatto di poche e insoddisfacenti collaborazioni.
Ecco le mie personalissime 10 regole d’oro, tavole del sapere, precetti o comandamenti, chiamale un po’ come ti pare.
1. Conosci la grammatica e onora la sintassi;
2. non abusare degli avverbi;
3. approfondisci tutte le tecniche di scrittura;
4. scrivi semplice;
5. media che vai, scrittura che usi;
6. nutri ogni giorno la tua creatività;
7. rispetta il tuo cliente;
8. domandati perché il lettore dovrebbe leggerti;
9. rileggi i tuoi lavori sempre e ad alta voce;
10. riposati il sabato e magari anche la domenica.
E tu?
Hai i tuoi comandamenti? Ne aggiungeresti qualcun altro a quelli fin qui indicati? D’altronde nessuno ha detto che debbano essere 10, sempre che non si sia deciso di inciderli su pietra, questo è ovvio.
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