Le 150 sfumature del Corteggiatore per errore: lettera Q

Da Gattolona1964

Ma che fine aveva fatto il nostro esemplare estinto milioni di anni fa, del quale conserviamo nella nostra mente ma non nel nostro corpo, ricordi indelebili? Eravamo arrivati se memoria non mi tradisce alla lettera P come …..e poi, le lacrime erano troppo copiose nel rielaborare i tratti somatici e caratteriali di questo unico e difficile Corteggiatore. Ergo e confesso che per un lasso di tempo consono al mio stato d’animo, ho reputato opportuno lasciar perdere. Egli, raramente riconoscibile con il solo potere che riveste non permette scherzi e spero di cuore non me ne voglia nel parlare di Lui. Se qualche parente superstite dovesse farmi causa mi attrezzerò per difendermi, lottando con tutte le mie forze. E se vuole con forza e maestria, passare sul mio corpo, beh! Sapete che vi dico? Che si accomodi pure: troverà carne per i suoi denti d’oro!
Q come Quintessenza.

Signore e Signori, potete leggere questi appunti solo dopo aver fatto un bagno purificatore nell’etere, elemento a Lui molto familiare perché anch’egli ne è composto.

Siamo oggi di fronte ad un Corteggiatore perfetto e divino nel suo essere, muto ma foriero di parole immaginate, bello e maschio se fosse reale, forzuto e fertile se solo si potesse provarlo prima dell’acquisto. Lo definirei una seconda pelle che aderisce a scomparsa sulla nostra per effetto dell’evanescenza e della della chiaroveggenza. Potremmo immaginarcelo come un corpo celeste, un Avatar volante di liana in liana dei millenni andati. Il nostro esemplare, fa la sua prima timida comparsata ai tempi di Aristotele e dei suoi colleghi alchimisti, che dopo svariati ed inutili tentativi, giungono ad una conclusione importante per la prosecuzione della stirpe umana.

Questo gas, si rivela essere la parte più pura e leggera del corpo umano maschile, da non confondere con effluvi sgarbati o molesti. Si ottiene dopo cinque distillazioni o copulazioni che dir si colga, eseguite tutte in fila, nel silenzio più profondo, senza proferir mugugno o accennare a godimento alcuno: sarebbe un affronto non indifferente parlare o far intendere al divino un qualsiasi stato d’animo. Ricordiamoci che trattasi pur sempre di un esempio di perfezione irraggiungibile.

E’ un miracolo della natura, un vapore misto a nebbia nato per puro, (nel senso della purezza) caso da una nuvola e da un raggio di sole. Costui che si rivolge muto e non rassegnato, alla donna che individua tra le tante in cerca di marito, non fa promesse perché sa che poi non potrà mantenerle, ma annusa, colpisce ed affonda e poi sparisce in un lampo. Tipico dei suoi colleghi d’alfabeto, ma al contrario di altri, lui non lascia tracce o impronte, non sporca e non grida, non picchia e non consuma, respira solo l’etere del quale è composto. Vive a chilometro zero, se mangiasse sarebbe solo cibo bio e non direbbe bau! E’ imprendibile, una sorta di Arsenio Lupin in frac,  

è l’uomo invisibile e perfetto che tutte noi sogniamo ma che per l’appunto, non incontriamo mai! Inguardabile per sua natura pura e leggiadra, volatile e poco versatile, racchiude in sé verità oscure non percepibili dall’occhio umano femminile. Se una pulzella in odore di marito ed in cerca di compagnia sostanziosa, disgraziatamente se ne innamora e perde sonno, senno e seno per questo prodotto intermedio utile alla purificazione di alcuni oli essenziali, sono guai seri. Non solo non può andare a cena o a merenda con lui, perché essendo un prodotto perfetto ed un campione genetico non lo vede proprio, ma non riesce nemmeno ad immaginarlo nei suoi sogni. Un po’ pochino per metter su famiglia! Rimarrebbe certamente con un pugno di mosche in mano, con un sogno infranto e non realizzato, con gli occhi attaccati a quella nuvoletta catarifrangente che la faranno lacrimare da ogni poro per il resto della sua triste vita. Povera donna!



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