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Le 3 perle della Riviera: Rapallo, Santa Margherita, Portofino

Creato il 18 febbraio 2016 da Viaggimarilore

È il tratto di costa forse più in di tutta la Liguria: Rapallo, Santa Margherita e Portofino sono 3 perle incastonate nel mar Ligure, a levante di Genova. Pronti a scoprirle insieme? Partiamo!

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Rapallo è, delle 3, la meno snob, anche se arrivando dall’autostrada la prima cosa che si incontra è un grande campo da golf. Scendendo lungo la via che costeggia il fiume, si arriva fino al porticciolo: è piccolo, per barche di piccolo pescaggio, principalmente pescherecci, e dal suo lungo molo si abbraccia con lo sguardo tutto l’arco del lungomare di Rapallo, fino al suo castello sull’acqua, e oltre, lungo la costa scoscesa che si sviluppa a est.

Il lungomare è una piacevole passeggiata: da un lato i ristoranti e i locali che d’estate pullulano di avventori, dall’altro lato della strada invece la passeggiata a mare, affacciata sulla spiaggia, intervallata da belle aiuole. In fondo alla passeggiata, lì in mezzo al mare c’è il piccolo castello di Rapallo: una vera fortezza sul mare, costruita in funzione antibarbaresca a metà del Cinquecento: stupisce trovarsela lì davanti, noi che siamo abituati a vedere i castelli in altura a controllo del territorio. Ma in Liguria le torri di avvistamento si spingono sul mare, e in questo caso dentro il mare, per poter difendere gli abitanti della costa dai pericoli portati dalle onde su velieri nemici.

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Rapallo, il fortilizio sul mare

Il borgo di Rapallo è il caratteristico borgo di mare ligure: gli edifici che costituiscono un fronte compatto sul lato del mare, sul lato interno si affacciano sulla strada principale, che è porticata, con portici bassi dalle colonne tozze e gli archi acuti. È il ricordo del borgo medievale di un tempo.

Affascinanti e decadenti sono i grand hotel di primo Novecento che si trovano all’inizio della passeggiata: grandi edifici, con i tetti in ardesia, finestre stuccate in pieno stile belle époque, e però vetri rotti, ringhiere arrugginite, imposte consunte, crepe sui muri, intonaco scrostato, giardini incolti e l’insegna scolorita o peggio crollata. Si stringe il cuore a vederli così: in uno di essi, almeno questo restaurato, nel 1923 soggiornò Hemingway. Andrebbero recuperati, sono un patrimonio architettonico interessantissimo. Speriamo in bene.

santa margherita

Santa Margherita Ligure, il porto

Dopo breve tragitto lungo la costa si arriva a Santa Margherita Ligure. “Santa”, come la chiamano confidenzialmente i Genovesi e i Milanesi che vengono a passare la serata o le ferie estive, è la meta “fighetta” della Riviera: ha anch’essa un lungo lungomare, con porticciolo per pescherecci e piccole barchette, ma rispetto a Rapallo è più articolata, con ristoranti e negozi più chic aperti tutto l’anno. Non è inconsueto veder passare qualche Ferrari o Porsche, se proprio ci va male, diretta magari a Portofino a fare un giro.

santa margherita ligure, panorama

Santa Margherita Ligure, panorama

La cittadina in sé si spande non solo lungo il mare, ma anche lievemente nell’interno, in salita. Sì, perché Santa Margherita è davvero una sottile lingua di terra abitata a ridosso dei monti che scendono verso il mare.  La bella piazza porticata della chiesa di Santa Margherita è il punto di avvio dello struscio nei negozi del centro, tra pasticcerie e focaccerie, che nei dintorni di Genova sono sempre ben accette. Ci ricorda, per certi versi, Cannes con il suo Suquet, la città vecchia, che ha un’anima a sé rispetto alla città chic della Croisette. Con le dovute proporzioni, certo, ma notiamo questa dualità anche a Santa Margherita, che sul mare appare chic e pretenziosa, mentre tra le sue viuzze in fondo non è diversa da qualsiasi altro borgo di mare ligure.

santa margherita

Portofino, nel suo dorato isolamento, la raggiungi solo a piedi, dopo una lunga passeggiata, in autobus da Santa Margherita, oppure in auto, considerando però che l’unico parcheggio, a pagamento, costa 5,5 € l’ora. Ma poi scendi in piazzetta, una piazzetta minuscola, ti allontani lungo il molo fino al castello Brown, dove si chiude la baia, e ti accorgi che non vorresti essere in nessun altro posto al mondo. Il paese di Portofino è molto piccolo (mai come Paraggi, lungo la strada), ma forse per via della sua posizione, così difficilmente raggiungibile, e per quella bellezza che accomuna tutti i paesini liguri le cui casette strette strette le une alle altre vogliono affacciarsi tutte sulla baia, è diventato il luogo della bellezza esclusiva. Al largo d’estate gli yacht fanno a gara ad ormeggiare, per potersi tuffare davanti alla cornice più bella di sempre; d’inverno invece, le barche sono solo quelle piccole, rovinate dalla salsedine, dei pochi pescatori che ancora hanno voglia di uscire in mare al mattino. Un orto botanico ospita un museo all’aperto di arte contemporanea, voleste mai ampliare i vostri orizzonti culturali una volta che siete qui (e fare una foto con un rinoceronte sospeso, probabile denuncia della strage che i bracconieri fanno in Africa).

Barche in attesa della bella stagione, Portofino

Barche in attesa della bella stagione, Portofino

Portofino è la bellezza, il paradiso cui giungi dopo aver percorso km lungo una strada tortuosa che guarda il mare, è la fine di un percorso, il punto di arrivo. Soprattutto se quel percorso lo fai a piedi (è fattibilissimo, una bellissima passeggiata, anche se la strada è stretta), arrivare in fondo ha il sapore della vittoria, e della gioia del cuore. E io, che non guardo le vetrine delle sue boutiques, ma i colori pittoreschi delle sue case, mi godo proprio una vista così.

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