La squadra - (Los Cafeteros)
Qualificata in maniera autoritaria nonostante qualche inciampo, la nazionale colombiana approda al mondiale brasiliano con una squadra in grado di puntare molto in alto.
Allenata da un mister esperto, scaltro e vincente, l'argentino Josè Pekerman, la Colombia torna al mondiale dopo una assenza lunga sedici anni (3 edizioni).I meriti di Pekerman uniti alla grande qualità dei giocatori a disposizione, hanno permesso di raggiungere il secondo posto nel girone sudamericano (miglior difesa delle qualificazioni) e il terzo posto nel ranking FIFA.La rosa dei cafeteros appare come una delle meglio assortite del lotto pretendente alla vittoria finale: il vantaggio di essere una mina vagante, di non avere particolari pressioni e di essere tecnicamente molto dotati potrebbe giocare un ruolo fondamentale per il Mondiale dei colombiani.
Il problema maggiore è la tenuta psicologica. Ma questo è un problema che Pekerman ha già analizzato e conosce fin troppo bene.
La Colombia presenta Ospina tra i pali, (Nizza, Ligue1), e l'esperto Mondragon, passato anche in Europa (Saragozza, Colonia, Galatasaray e Metz) come rincalzo.
La difesa a quattro ha un qualcosa di italiano con Yepes, Armero e Zapata e l'esperto Perea (ex Atletico Madrid) a chiudere la cerniera centrale. A destra, il ventiduenne Arias sembra essere sicuro del posto.
Molti i volti conosciuti soprattutto in mezzo al campo dove troviamo Guarin, tuttofare dell'Inter di Mazzarri, il talentuoso James Rodriguez del Monaco (32 presenze condite da 9 goal e 12 assist al primo anno in Ligue1) e la coppia dei mediani di rottura Valencia e Ramirez. Da tenere d'occhio il classe 1993, Juan Quintero, ex Pescara. Cuadrado giocherà sulla destra del terzetto di mezze punte con il possibile innesto di Ibarbo (in forza al Cagliari) a sinistra, per una squadra meno offensiva Pekerman potrebbe optare per Ovviamente l'attacco è il reparto più interessante. Grave, gravissima, l'assenza del superbomber Falcao ancora infortunato ai legamenti. Con lui sarebbe stata una Colombia da podio.
Detto ciò, Pekerman può contare su un reparto ben assortito con ottimi frombolieri e uomini d'area con il fiuto del goal: si parte con Jackson Martinez che nonostante la disastrosa annata dei Dragoes di Porto si conferma cannoniere di prima qualità.
Carlos Bacca del Siviglia, già cannoniere del Bruges in Belgio, e la sorpresa Adrian Ramos appena acquistato dal Borussia Dortmund dopo la grandissima annata con l'Hertha Berlino si contenderanno una maglia da titolare.Muriel (Udinese), Darwin Quintero e Teofilo Gutierrez del River sembrano partire qualche passo indietro nelle gerarchie di Pekerman.
La stella - James Rodriguez
La stagione scorsa è servita come trampolino di lancio verso una carriera fatta di ingaggi milionari: e difatti il Monaco se lo accapparra.
Stagione positiva per questo classe 1991 che il prossimo anno tornerà a calcare le scene e le serate di gala della coppa dalle grandi orecchie.Il Mondiale sarà il suo primo grande palcoscenico.Per chi ancora non lo conosce, El nuevo Pibe è pronto a raccogliere la pesante eredità dei grandi del passato: Valderrama, Asprilla e Rincon, tanto per citarne alcuni si sono già espressi in maniera netta sulle sue qualità.E' lui il nuovo fenomeno del calcio colombiano. Si attendono conferme.
La Colombia ai Mondiali
Record
1 come il gol diretto da calcio d'angolo segnato da Marcos Coll in Colombia v URSS del 3 giugno 1962 (4-4)
4-4 è il pareggio con più goal della storia dei Mondiali (ex aequo con Inghilterra v Belgio del 1954)
Sempre in quella partita, la Colombia ha stabilito un singolare primato. Ha rimontato da 0-3. E' il più largo svantaggio recuperato. (ex aequo con Uruguay v Senegal del 2002)
3 sono i Mondiali dell'arbitro Oscar Ruiz (2002, 2006 e 2010)
162.764 spettatori sono il record di sempre in una partita di qualificazione ai Mondiali: Brasile v Colombia, 9 marzo 1977
111 come le presenze di Carlos Valderrama, record assoluto. In attività ci sono Yepes a 96 e Luis A. Perea a 75.
25 come i gol di Arnoldo Iguaran. A 20, in attività, c'è Radamel Falcao.
Il paese
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica della Colombia
Nome ufficiale República de Colombia
Lingue ufficiali Spagnolo
Capitale Bogotà (7.363.494 ab)
Politica
Forma di governo Repubblica Presidenziale
Presidente Juan Manuel Santos
Ingresso nell'ONU 5 novembre 1945
Superficie Totale 1.141.748 km² (26º)
Popolazione Totale 46.294.841 ab. (2012) (27º) Densità 40 ab./km²
Tasso di crescita 1.128 % (2012)
Economia
Valuta Peso colombiano
PIL (nominale) 369 018 milioni di $ (2012) (32º)
PIL pro capite (nom.) 7 919 $ (2012) (73º)
PIL (PPA) 497 255 milioni di $ (2012) (28º)
PIL pro capite (PPA) 10 671 $ (2012) (85º)
ISU (2012) 0.710% (alto) (87º)
Inno nazionale - Oh Gloria Inmarcesible!
La mia Colombia
La mia Colombia è una fotografia. Anzi due. Scattate a quattro anni di distanza in due luoghi uguali ma altrettanto distanti. I soggetti sono gli stessi. Io sono più o meno uguale, ma lui, Carlos Valderrama è la fotocopia spiccicata di sè stesso.
Come un eterno deja-vu. I capelli biondie ricci a cascata, la pancetta pronunciata di chi ha smesso da qualche anno di giocare a pallone, il baffo sempre perfetto.
Un personaggio incredibile Carlos Valderrama. Di lui mi ricordo un Guerin Sportivo che lo immortalava con la maglia del Montpellier. Era il 1990, l'anno in cui quella Colombia, la mia Colombia, si era appena qualificata per il mondiale italiano.Era il calcio tattico e indecifrabile di Maturana (anche con lui ho una foto scattata a Monaco nel 2006), la zona esasperata, le mattane di Asprilla e le parate di Higuita.
Era Colombia mania.
La mia Colombia è un dribbling. Sbagliato, perso non da un giocatore qualunque in mezzo al campo. Era il dribbling di un portiere, Higuita perlappunto, che costò la qualificazione ai quarti.La mia Colombia è una giornata fredda fredda a Sestriere per il giro d'Italia. Solo che il 3 giugno non ti aspetti il freddo e la neve.
Così, mossi a compassione i radiocronisti colombiani di Radio Caracol ci ospitarono nel loro bugigattolo e ci offrirono un caffè. Ovviamente, un caffè.
La radiocronaca era qualcosa di incredibile. Senza un attimo di sosta i due si spalleggiavano e raccontavano tutta la tappa (a cronometro) alternando cronaca a pubblicità.
La velocità era pazzesca.
La mia Colombia è una scritta, qui a Torino, non ricordo dove e non ricordo il muro, ma la scritta è Al fianco delle FARC-EP.
Ci ho messo qualche anno a capire che cosa volesse dire. Poi ho letto qualcosa a riguardo.
C'è ancora gente nel mondo che lotta, non a parole, per i propri ideali.
Inno nazionale
¡Oh gloria inmarcesible!
I
Cesó la horrible noche,
La libertad sublime
Derrama las auroras
De su invencible luz.
La humanidad entera,
Que entre cadenas gime
Comprende las palabras
Del que murió en la cruz.
¡Oh gloria inmarcesible!
¡Oh júbilo inmortal!
En surcos de dolores
el bien germina ya.
Traduzione in italiano
Cessò l'orribil notte,
La libertà sublime
Cosparge l'aurora
Di sua invincibil luce.
L'umanità intera,
Che tra catene geme
Intende la parola
Di chi morì in croce.
O gloria immarcescibile!
O giubilo immortal!
Nei solchi del dolore
Il ben germina già.
¡Oh gloria inmarcesible!