Parlavo delle abbastanza ovvie ricadute e tendenze in campo finanziario sia per permettere ai miei lettori, amici e clienti di prendere un pò di vantaggio e realizzare qualche facile guadagno tramite titoli di cui parlo spesso come ETF e ETC sia perchè mi sentivo un pò obbligato a farlo vista la natura e il profilo principale di questo blog.
Da quell’articolo ad oggi non solo le previsioni in questione si sono puntualmente verificate ma la situazione è ulteriormente cambiata e non per il meglio.
Cosa sta succedendo adesso in Libia, con i nostri caccia e quelli della Nato in volo contro Gheddafi, è di totale attualità e sotto gli occhi di tutti e se da un lato l’eliminazione di un personaggio come Gheddafi non penso proprio che nuocerà al progresso dell’umanità, dall’altro lato fa ribrezzo, sconcerta e fa paura vedere come ancora oggi, nel 2011 e con tutte le incredibili scoperte e successi ottenuti dall’uomo, siamo ancora e costantemente oppressi dalla tremenda ombra della guerra, di cui a livello personale mai come in questi giorni percepisco l’insensatezza e la tragica follia.
Dal primo articolo sulla Libia ad oggi un altro fatto importante è però successo a livello mondiale e parlo ovviamente della tragedia del terremoto-tsunami che ha investito il Giappone e di tutto ciò che ne è conseguito in relazione alla centrale nucleare di Fukushimae alle importanti ricadute che tutto ciò ha e avrà sull’uso dell’energia nucleare in Italia e nel mondo e sul nostro futuro.
Per chi mi legge con interesse primario in ambito trading e investing, sono soldi facili quelli ottenibili nel breve andando long su titoli legati al petrolio, al gas e alle materie prime e contemporaneamente lavorando in short o con tattiche ribassiste sugli ETF e/o sui singoli titoli legati al Giappone e alle sue principali aziende.
Pur essendo tutto ciò estremamente ovvio e semplice da effettuare confesso però a livello personale di non essermela davvero sentita di andare short sul Giappone e speculare sulla tragedia di quel popolo.
Intendiamoci, lungi da me rappresentarmi come uno stinco di santo, non ho problemi in generale ad effettuare trading di breve termine dal lato ribassista o a guadagnare anche in maniera importante dal declino di singole aziende shortandone le azioni relative però … questa volta è diverso, o quantomeno lo sento come tale.
Penso ci possano essere quattro diversi modi di “guardare” al mondo e all’uso del denaro:
- La vista cieca – E’ il modo di guardare di chi vive alla giornata, lavora, guadagna, spende, si indebita e riparte riproducendo all’infinito lo stesso ciclo limitante insegnando oltretutto ai propri figli a fare altrettanto come se non esistesse alternativa a quella che Kiyosaki chiama “la corsa del topo“. Queste sono le persone che cerco con tutti i mezzi possibili di risvegliare e portare ai miei corsi per fargli … aprire gli occhi.
- La vista corta – Chi usa la vista corta va appena un pò più in là di chi usa la vista cieca. Ha capito che ascoltare ogni volta le sirene del marketing e della pubblicità non serve esattamente i propri interessi per cui cerca di evolversi creando almeno un minimo di risparmio e conquistandosi così un aumento della propria libertà di scelta. Il suo problema, la sua vista corta, è che poi di solito non sa cosa fare del proprio risparmio e lo utilizza comprando debito altrui che gli paga gran poca ricompensa (di solito titoli di stato come BOT, CCT, BTP e giù di lì) oppure cade dalla padella nella brace affidando il frutto delle proprie fatiche alle banche che glielo impiegano in qualche sorta di truffa legalizzata da cui con poca probabilità caverà fuori qualche centesimo di ritorno. Anche queste persone sono fortemente invitare a frequentare INTELLIGENZA FINANZIARIA (CLICCA QUA per vedere il VIDEO INTRODUTTIVO GRATUITO) o gli altri miei programmi ma qui di solito faccio meno fatica a convincerle perchè essendo già più avanti lungo il percorso dell’evoluzione finanziaria, dopo aver battuto il naso qualche volta arrivano da soli a comprendere che senza conoscenza non si va avanti e che le banche non perseguono i loro interessi ma solo i propri per cui spesso queste persone mi scovano da sole di solito tramite google o il passa-parola.
- La vista media – Questa è la persona che invece ha già frequentato qualche corso con me (o con altri validi professionisti, o ha letto libri sull’argomento) e tutto sommato anche io spesso mi comporto come facente parte di questa categoria o quantomeno così ho fatto sino a poco tempo fa. La persona con la vista media ha certamente un grado di INTELLIGENZA FINANZIARIA più alto rispetto alla stragrande maggioranza dei propri conoscenti, si attiva costantemente per aumentare le proprie entrate lavorando sia sul proprio contributo al mondo sia sulla capacità di comunicarlo. E’ in grado di creare costantemente del risparmio e di investirlo con discreta o buona competenza, sia sul medio che sul lungo termine utilizzando una varietà di strumenti che possono andare dai titoli finanziari agli immobili ai business non gestiti. Una delle sue priorità è cercare di realizzare rendite passive per poter ottenere reddito senza pagare un grande prezzo in termini di tempo e libertà personale. E’ un’ottima cosa avere la vista media, è un passaggio di crescita fondamentale e sono molto orgoglioso di stare aiutando ogni anno molte persone a svilupparla e così continuerò a fare nei prossimi mesi e anni.
Se sei acuto nella tua lettura, ti sarai forse accorto che c’è un “ma” o un “però” in agguato lì da qualche parte ed è qualcosa su cui sto ragionando e su cui sto raccogliendo informazioni con sempre maggior determinazione da un pò di tempo a questa parte.
Il suo presupposto è che la “vista media” potrebbe non essere in grado di garantirci benessere e prosperità in futuro se il mondo come lo abbiamo conosciuto finora dovesse cambiare radicalmente e mandare all’aria tutti i presupposti che fino ad oggi consideriamo dell
Comprendo come la domanda che ti stai immediatamente ponendo sia duplice e comprenda sia “Di cosa stai parlando” che … “Succederà?“
Rimandando le mie riflessioni sulla “vista lunga” ad un prossimo articolo ti anticipo che l’unica risposta onesta che ti posso dare ad oggi è … non lo so.
Non ci sono certezze, è assolutamente possibile che il mondo e l’economia come li abbiamo conosciuti per tutto il corso della nostra vita continuino il proprio percorso tra alti e bassi almeno fino a quando per noi la cosa avrà una qualche importanza. Se questo dovesse succedere, un’ottima “vista media” continuerà ad essere tutto ciò di cui potremmo avere bisogno per realizzare il nostro benessere e quello dei nostri cari.
I segnali di svariati cambiamenti importanti e di un qualche “collasso del sistema” ci sono però tutti e non sono nemmeno così difficili da scorgere se semplicemente si … alza lo sguardo e si ha il coraggio di mettere in discussione che il mondo così come lo abbiamo sempre conosciuto potrebbe cambiare irrevocabilmente.
Senza catastrofismi o nero pessimismo ma con una visione per tanti versi serena e incoraggiante, ti prometto di condividere le mie riflessioni sull’argomento in uno dei prossimi articoli.
Se ti va, LASCIA UN COMMENTO esprimendo la tua opinione sui cambiamenti a cui stiamo assistendo e sulle prospettive che intuisci o immagini.
Roberto Pesce
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