Mitchell Kanashkevic è un fotografo documentarista dalla straordinaria sensibilità e dallo stile visivo riconoscibile ed efficace. Per imparare tutto del suo modo di lavorare, ti consiglio il suo ebook Immagini Potenti.
E’ accaduto abbastanza spesso che la gente mi chiedesse: “Quali sono gli elementi per un’immagine d’effetto?” Ho dato alla domanda un sacco di risposte ed ho deciso che c’è così tanto da dire che un intero ebook protrebbe essere scritto sull’argomento. E’ esattamente ciò che ho fatto, con un sacco di esempi pratici per illustrare ogni singolo punto. Questo post corrisponde ad una sorta di occhiata o ad una panoramica su alcune delle componenti più importanti che rendono un’immagine potente.
1. Il soggetto
Molti saranno d’accordo che una fotografia per essere potente necessita di un soggetto che produce per alcune ragioni una certa empatia con l’osservatore. Il tipo di cose che ci fanno dire “Wow!” o “Voglio saperne di più” o “Non è bellissimo?!”.
Il volto rugoso di una donna (sopra), ricco di carattere e storia, è un esempio di soggetto forte o speciale che trova risonanza con l’osservatore.
Il bellissimo acquedotto in Segovia, Spagna, è un esempio completamente diverso, ma altrettanto potente.
2. Composizione
Che cosa rende una composizione forte? Non è necessariamente un’inquadratura che segue in modo rigido la regola dei terzi, o qualsiasi altra delle usuali regole per quella circostanza. Le regole aiutano ma sono un mezzo per un fine più grande, che consiste nel rendere chiaro ciò di cui tratta la foto, cioè ciò che stai cercando di comunicare.
Prima di tutto, è importante che ogni cosa che non c’entra con il tuo obiettivo sia eliminata, poi possiamo pensare a sistemare tutti gli elementi invece necessari per ottenere il massimo impatto. A questo punto entrano in gioco la regola dei terzi, l’uso della geometria e tutte le altre regole di composizione.
L’immagine qui sopra è un buon esempio per mostrare cosa significhi eliminare qualsiasi cosa che non c’entra con la storia. La storia riguarda il sacrificio fisico che un pellegrino ha compiuto per giungere alla città santa di Lalibela, in Etiopia. Questi sono piedi che hanno camminato per un sacco di chilometri.
Per comunicare efficacemente, un approccio minimalista è il migliore in assoluto. Ho avvicinato il più possibile l’inquadratura ai piedi con lenti che mi permettevano uno zoom molto lungo ed ho lasciato fuori qualsiasi altra cosa. Immagina se avessi avuto qualcosa d’altro nell’inquadratura, saremmo stati distratti dalla storia principale e l’impatto non sarebbe stato lo stesso.
Questa immagine riguarda la bellezza della geometria del paesaggio. Di nuovo, per rendere chiaro sopra ogni cosa che è questo ciò che voglio comunicare, ho composto l’immagine in modo tale che le curve e i triangoli dominassero l’inquadratura. Qualsiasi cosa che non c’entrava con la geometria o che rompeva il ritmo è stata esclusa. Le linee curve fanno muovere l’occhio dell’osservatore da una parte e dall’altra della fotografia e questo è ciò che fa sì che la fotografia funzioni.
Alla fine, una composizione solida è ciò che rende chiaro ciò che tu, fotografo, stai cercando di comunicare. Non ha importanza che si tratti dei piedi logori di un pellegrino o delle sinuose dune di sabbia.
3. Il momento
Catturare un momento può vuol dire diverse cose – catturare un’espressione (un sorriso, per esempio), o il vento che soffia e fa muovere gli alberi, o può essere un momento di tenerezza, come quello tra una nonna e la sua pronipote, come nella foto qui sopra.
Un momento può essere quello di un’azione colta nel momento in cui si realizza, come questa cicogna che porta un ramoscello per costruire il suo nido.
Di certo, un momento può essere anche un istante durante la giornata, per esempio quell’istante in cui la luce del sole che sorge o è fisso all’orizzonte rende tutto caldo, vivido e generalmente più bello. Ciò che rende potente l’immagine qui sopra è che ho catturato in essa proprio quel momento. Il paesaggio sembra bellissimo e vivace. La stessa foto, in un momento diverso, può produrre un risultato molto meno efficace.
Per concludere questo punto, catturare un momento che è in qualche modo speciale o differente da ciò che la maggior parte di noi considera scontato, può definitivamente contribuire alla creazione di un’immagine d’effetto.
4. La luce
La luce necessita di una menzione specifica in questo post. Può essere cruciale per creare un’immagine potente. La luce è capace di creare una forte partecipazione emotiva, può essere aggiunta alla storia, può persino diventare il soggetto dell’immagine stessa, il che spesso contribuisce a creare immagini molto drammatiche e potenti.
Questa immagine, che ritrae due donne etiopi mentre cucinano in una cucina tradizionale, è un ottimo esempio di luce che aggiunge una forte emozione alla foto. Inoltre mette in risalto il fumo che riempie la cucina. L’immagine era accettabile senza il raggio di luce, ma con quello, ha raggiunto un altro livello, in cui noi non solo vediamo, ma anche sentiamo ciò che vediamo.
In questo paesaggio del Marocco potresti dire che gli alberi e le colline sullo sfondo siano il soggetto della foto, ma la luce ed il suo effetto sono entrambi in evidenza. Quindi, questo è un esempio dove la luce diventa soggetto di per sè stessa. Un’immagine con gli alberi e le colline in uno scenario illuminato con una luce diversa potrebbe non avere avuto lo stesso impatto.
5. Impatto emotivo
L’impatto emotivo è probabilmente ciò che rende un’immagine potente, ma non si tratta di qualcosa sempre percepibile. A volte è difficile indicare con esattezza ciò che causa l’impatto emotivo.
Può essere che il soggetto catturi la tua attenzione o che la luce produca delle forti sensazioni o che il momento colto sia affascinante di per sé, anche se è raro succeda. Di certo, può anche trattarsi di una combinazione dei diversi fattori che ho menzionato qui sopra e grazie a questa mescolanza le immagini sono rese davvero potenti.
Per imparare a fotografare come Mitchell Kanaskevich, creando foto di grande impatto, ti consiglio l’ebook Immagini Potenti. Ci trovi i dietro le quinte di 15 sue bellissime foto spiegate per filo e per segno, dall’idea alla post-produzione. Sarà come leggere nella sua mente.
Articolo di Mitchell Kanashkevich, liberamente tradotto dall’originale: the 5 key-components to a powerful image