Glauco Silvesti rivela sul suo blog 31 Ottobre, le “dieci terribili verità sulla pubblicazione dei libri”. Si tratta di un articolo tradotto da un sito americano di marketing strategies per autori, in cui si sotiene che il mercato dell’editoria statunitense (figurarsi quello italiano) è ormai saturo, si producono più libri di quanti se ne riescano a vendere e l’avvento del dell’ebook, contrariamente a quanto si pensi, non ha certo contribuito a migliorare la situazione.
La rivoluzione digitale sta espandendo il numero di prodotti messi in vendita, e il numero di canali di vendita. Ma non sta aumentando la vendita dei singoli libri. Il libro digitale non fa altro che consentire un allargamento del mercato a titoli che un tempo non sarebbero mai stati pubblicati. Ciò aumenta l’offerta, ma riduce le potenziali vendite del singolo titolo, ovviamente a causa della vastità di titoli a disposizione.
A questa situazione, secondo l’analisi dell’Out Think Group, si aggiunge il fatto che molti libri, oggi, vengono venduti solamente nelle communities degli autori, e degli editori.
Ogni libro ha una sua potenziale audience, ma vista la dispersione sopra descritta, i libri di un determinato autore finiscono per essere comprati solamente dalla stretta cerchia di fan dell’autore stesso. Difficilmente avviene un acquisto occasionale o per passa-parola.
E ancora:
la maggior parte del marketing di un libro, oggi, è fatta dall’autore e non dall’editore. Visti i ridotti guadagni, l’editore tende a scaricare sull’autore la responsabilità di realizzare un buon marketing. Ruolo dell’editore diventa sempre più quello di fornire supporto logistico ai vari eventi… che però sono organizzati dagli autori, o di rendere reperibile il titolo sui vari canali di distribuzione.
Questi due aspetti, però, vengono allo stesso tempo segnalati anche tra le possibili strategie di uscita dalla crisi, cioé, proprio la capacità degli autori di essere lì dove sono i suoi lettori, costruendosi prima di tutto una buona reputazione, un proprio marchio in un mercato sovraffollato, potrebbe sostenerli nelle vendite.
- Events/immersion experiences replace traditional publicity;
- Leverage the authors’ and publishers’ communities;
- In a crowded market, brands stand out;
- Master new sales and marketing channels;
Ma tutto questo sarebbe inutile senza il supporto di una grande idea, senza un contenuto valido, insomma, senza un libro che racconti davvero qualcosa:
- Build books around a big new idea;
- Front-load the main ideas in books and keep books short.
La settima strategia per vendere più libri suggeritela voi…