Capitano Goffredo Gambara.
Qualcuno le avrà già viste sul mio profilo Instagram, o sugli altri miei social network, tuttavia non posso esimermi dal pubblicarle anche qui su Plutonia Experiment.
Sto parlando delle due action figures realizzate da Dino Gargano, e ispirate al ciclo narrativo steampunk de I Robot di La Marmora.
La prima, che vedete a inizio post, raffigura il capitano Goffredo Gambara, della Brigata Giganti, corpo militare automatizzata del Regio Esercito Italiano (anno domini 1866). Eroe della battaglia di Milano, narrata nella novelette che dà il titolo alla saga, Gambara si presenta qui in tutto la sua marziale serietà.
A seguire, potete ammirare il conte Antoine De Lueur, uno dei protagonisti de I Mecha di Napoleone III, il corposo romanzo che fa da seguito a I Robot di La Marmora, e che costituisce il volume centrale della trilogia che conto di completare entro il 2014.
Pilota il Titano Meti, sessanta metri di mecha, insieme al suo secondo Nafasi, un guerriero di etnia Makonde.
Conte capitano Antoine De Lueur.
Le action figures realizzate da Dino sono spettacolari e rappresentano uno dei più singolari e graditi tributi al mio modesto lavoro di scrittore del fantastico.
Al momento sono in bella mostra sullo scaffale mediano della mia libreria, e rappresentano un bel promemoria per il sottoscritto: se operi in modo professionale c’è sempre qualcuno pronto a riconoscerti dei meriti. Si tratta di un concetto che, nei momenti di sconforto, tendiamo a dimenticare.
Questo è tra l’altro il secondo omaggio alla saga di La Marmora.
Il primo lo hanno realizzato Giacomo Dacarro e Giordano Efrodini, assemblando lo scenario Lego Minifigure ispirato a questo ciclo narrativo. Se volete dare un’occhiate al risultato ottenuto, fate un salto qui.
Mark Frechette, la “faccia” di Goffredo Gambara.
Colgo tra l’altro l’occasione per spendere due parole sui due personaggi “ritratti” da Dino Gargano.
Il capitano Goffredo Gambara mi è stato ispirato, in quanto a nome e carisma, dalle gesta condottiero perugino Girolamo Gambara (XV-XVI secolo d.C.), difensore della rocca di Spello contro le truppe di Filiberto di Chalons, principe di Orange.
In realtà il Gambara della mia novelette si rifà, a livello di discendenza famigliare, all’omonimo casato bresciano. Furono strenui difensori delle loro terre, e del vicino monastero di Leno, specialmente durante la calata dei barbari Magiari.
Sul lato estetico me lo sono immaginato fin da principio con le fattezze di Mark Frechette, l’attore statunitense che interpreta il sottotenente Sassu nel bel film Uomini contro.
Antoine De Lueur, conte francese, capitano nella prestigiosa Brigata Titani, nobile originario della regione della Charente, è ispirato abbastanza esplicitamente al Tony Stark di Marvelliana memoria.
Come lui è geniale, arruffone, eroico al limite dell’imprudenza, amante delle belle donne e del buon vino (del Cognac, in particolare). Come lui è un inventore e “veste” un supporto meccanico-robotico.
L’ho considerato fin da principio un omaggio al mio personaggio preferito di casa Marvel. C’è anche una concept art che mi ha guidato nel tratteggiare il personaggio di De Lueur, ve la posto qui sotto. Purtroppo non sono riuscito a risalire all’artista che l’ha realizzata, ma è davvero evocativa.
Chiudo questa piccola digressione, una specie di making of improvvisato, ringraziando di nuovo Dino Gargano per lo splendido regalo.
Questi gesti di affetto e di passione per le storie che racconto valgono tutta la fatica fatta in fase di scrittura, di editing e di promozione degli ebook.
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Alex Girola – follow me on Twitter