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Le amazzoni sono esistite veramente. guerriere fiere di combattere per il loro re

Da Madyur
LE AMAZZONI SONO ESISTITE VERAMENTE. GUERRIERE FIERE DI COMBATTERE PER IL LORO RE

Nel palazzo reale di Abomey , capitale del regno di Dahomey (oggi Benin) sono presenti bassorilievi a tinte forti : una donna armata di machete che mozza la testa ad un nemico, un’altra che pianta lo stendardo sulla collina dove una città è stata espugnata , e infine una che morde al collo l’avversario maschio con denti visibilmente affilati.

Non sono frutto di mito e fantasia. Come geroglifici , descrivono battaglie , esecuzioni, storie vere di conquista di donne guerriere. La prova che le amazzoni sono veramente esistite. Durante il regno di Behanzin (1889-1894) le amazzoni del Dahomey sono arrivate a essere 5 mila, più di un terzo dell’esercito : perfettamente addestrate , scelte fra le mogli reali , le prigioniere di guerra , o anche fra comuni donne separate , se prestanti e aggressive. Fra loro vi erano molte vergini e tutte dovevano rispettare l’astinenza sessuale durante il servizio militare.

Erano armate con moschetto a pietra focaia , un machete leggermente ricurvo e anche con un rasoio che imitava , in dimensioni maggiori , quello occidentale da barbiere. Spesso tenevano un chiodo legato al polso e si limavano i denti per affilarli.

In Benin sull’esistenza di donne guerriere si ha una documentazione indiscutibile. Si sa che non facevano parte di una società matriarcale, ma di un dispotico regno maschilista. Dove i sacrifici umani erano all’ordine del giorno. E lo schiavismo , business per i 13 sovrani locali saliti al trono. In queste attività c’erano le amazzoni nere , fedeli e fredde esecutrici.

Si racconta che erano indomabili, al punto che stupirono i soldati francesi per il loro coraggio nei combattimenti del 1892 , quando cadde, dopo una lunga resistenza , la capitale del Dahomey.

Oggi il Benin è una repubblica presidenziale che copre solo in parte il territorio dell’antico Dahomey , ma ad Abomey c’è un re tradizionale , anche se privo di potere politico. Qui esiste l’ultim

LE AMAZZONI SONO ESISTITE VERAMENTE. GUERRIERE FIERE DI COMBATTERE PER IL LORO RE
a amazzone ancora in vita : si chiama Nadru , è una donna ultracentenaria. Vive in una clinica della città e si regge in piedi solo se sorretta da due dignitari. Racconta come si allenava, come sparava , come era fiera di essere una delle mogli del re e allo stesso tempo una guerriera. Lei , però, non uccise i francesi. L’ultima amazzone di quella guerra si chiamava Nawi . Morì nel novembre del 1978 , a 103 anni.

Le amazzoni all’inizio vennero concepite come guardia reale ( di notte nella reggia non erano ammessi maschio adulti per un tabù sessuale : si temeva che potessero insidiare le mogli del re) poi divennero una vera formazione d’assalto.

Le guerriere erano solite danzare , suonare, cantare per nutrire lo spirito del corpo. Una loro canzone recitava “Noi siamo uomini , non donne, qualsiasi città noi attacchiamo la dobbiamo conquistare o seppellire noi stesse nelle sue rovine. Lasciateci marciare in modo virile , lasciateci marciare con fierezza , come gli uomini”.

A Dahomey si ebbe il fenomeno delle amazzoni perché le donne erano tenute in considerazione , tanto che la si considerava pari all’uomo anche in guerra. L’esploratore britannico Richard Burton , dopo aver assistito alle dimostrazioni di donne guerriere , alte 2 metri e dalla muscolatura possente , scrisse che il Dahomey era una Sparta nera , dove la guerra e il commercio degli schiavi richiedevano una forza militare estesa ed efficiente , mentre il numero dei maschi locali era limitato.

I Fon, l’etnia del Dahomey , dovevano fronteggiare gli Yoruba di Oyo . Le infestazioni di mosca tze-tze non permettevano ai Fon di allevare cavalli , usati in guerra dagli Yoruba. Ricorsero allora alle donne , che fra loro erano fisicamente prestanti. I cantastorie confermano l’impiego di amazzoni contro gli Yoruba.I sacrifici erano per loro un’iniziazione e un allenamento costante : le vittime erano portate in grossi cesti al cospetto delle amazzoni che tagliavano loro la testa. Burton vide centinaia di esecuzioni rituali e giudiziarie compiute da loro.

Le amazzoni affermavano di essere uomini , non donne. Vestivano tutte allo stesso modo , mangiavano il medesimo cibo e tra maschi e femmine vi è competizione : se un maschio è capace di fare una cosa , le amazzoni si sforzano di farla meglio. Curavano molto le loro armi.

Alcuni attacchi delle amazzoni erano fatti per procurarsi schiavi da vendere sul mercato di Ouidah , da dove il portoghese Francisco da Souza , li inviava nei Caraibi e in Brasile. A Okeadon vennero fatti 4000 prigionieri , tanti da occupare 4 navi negriere. C’erano 180 crani appartenuti a vittime di Okeadon posti dalle amazzoni come ornamento del palazzo reale di Singboji.

Dal 1870 furono attaccati 37 centri Mahi( altri poli del paese). Dalla città Yoruba di Meko vennero prelevati 3000 prigionieri e portate 4000 teste come trofei. Alla fine la Sparta nera fu castigata dai francesi, dopo moltissimi trionfi.

L’epilogo finale avvenne nel 1892. I francesi più attrezzati militarmente attaccarono improvvisamente i dahomeyani. I francesi furono testimoni di molti atti di eroismo delle amazzoni , che morirono quasi tutte nella difesa della città. Nel 1892 entrarono ad Abomey . Il re fu catturato dopo altri 2 anni di resistenza.


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